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Grazie della risposta.

Secondo me la soluzione è perfettibile in due punti, spero possano essere un suggerimento per tutti (anche se dubito):

1. il tempo a disposizione per rimuovere la bici, fissato a 20gg, è troppo basso. un valore concretamente gestibile è di 2-3 mesi, prima di 90gg non ha senso considerare nulla abbandonato, nè la bici nè il motorino nè l'auto; in questo senso si viola il principio della proprietà privata.

2. le bici ritirate dovrebbero rimanere a disposizione per ritiro per ulteriore periodo di tempo in una struttura dedicata a questo. dovrebbe essere previsto un processo per cui chi rivendica il possesso di una bici dovrebbe potere dimostrare in modo semplice che la bici è sua indicando la posizione dove è stata lasciata e alcuni dettagli (modello, colore, segni particolari).

Infine, e quest'ultima considerazione non è per AMSA anche se lei ribadisce questa idea, il concetto del "divieto" fissato dal comune è ridicolo: non è che il comune siccome si chiama "Comune" sentenzia leggi come fosse il parlamento o il papa. Un comune con un minimo di decenza prenderebbe atto delle situazioni reali, nel caso specifico se la gente lega la bici ai pali o alle ringhiere è perchè evidentemente non ci sono rastrelliere, o non ce ne sono abbastanza, o sono mal dislocate, o qualcosa d'altro che non ne consente un uso reale. Un comune rappresentativo delle esigenze dei suoi cittadini paganti le tasse, avrebbe ben altro atteggiamento nei confronti dei... suoi cittadini paganti le tasse; questo vale per le bici, le auto, i rifiuti e tutto il resto.

Cordialità

Andrea