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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 13-10-2010 alle 09:35

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/10/13/news/le_primarie_infiammano_la_citt_ma_il_34_non_ha_deciso_chi_votare-7987336/

VERSO LE ELEZIONI

Le primarie infiammano la città
ma il 34% non ha deciso chi votare

Il sondaggio Lorien prevede 90mila votanti. Pisapia in testa con il 34%, Boeri 25, Onida al 6
di RODOLFO SALA

Il primo dato fa ben sperare tutto il centrosinistra in vista delle primarie per il sindaco fissate il 14 novembre. Vi parteciperebbero, secondo un sondaggio di Lorien consulting public affairs, circa 90mila milanesi, ed è un dato in crescita rispetto alla consultazione del 2006, quando fu incoronato Bruno Ferrante: allora votarono in 83mila.

Nella sfida a quattro per il titolo di anti-Moratti, si conferma inoltre il vantaggio di Giuliano Pisapia sugli altri tre competitors: 34 per cento delle preferenze al candidato che per primo ha raccolto la sfida, scendendo in campo a metà luglio.

Uno share, tuttavia, identico alla percentuale di indecisi: a un mese dalle primarie oltre un terzo degli interpellati dichiara di non avere ancora scelto per chi votare. Stefano Boeri sarebbe al 25 per cento e Valerio Onida al 6; al verde Michele Sacerdoti andrebbero le briciole: uno per cento.

Il sondaggio Lorien Consulting

La rilevazione è stata condotta il 6 ottobre. Con una doppia campionatura: 800 milanesi rappresentatitivi dell'intera popolazione (sesso, età e anche orientamento politico); e altri 200 che si dichiarano elettori del centrosinistra. Il sondaggio misura inoltre il grado di notorietà e di fiducia dei quattro candidati. I più noti sono Pisapia e Boeri (rispettivamente 87 e 83 per cento), seguono Onida con il 65 e Sacerdoti con il 24. Sulla fiducia aumenta il ranking di Pisapia: 72 per cento. Poi Boeri (60), Onida (48) e Sacerdoti (8 per cento).

I dati sono stati diffusi ieri, e Antonio Valente, amministratore delegato di Lorien consulting, tiene a precisare che il sondaggio non è stato commissionato da alcun partito o candidato: "Di volta in volta ci interessa testare in modo autonomo situazioni particolari e degne di interesse, e questo è il caso delle primarie milanesi". Ed ecco come Valente legge i risultati della rilevazione. Innanzitutto il 34 per cento di indecisi: "È la dimostrazione che siamo ancora alla fase preliminare, in fondo il quadro completo delle candidature lo abbiamo solo da poco più di un mese".

E il vantaggio di Pisapia? Significa che l'avvocato ha la vittoria in tasca? La risposta è prudente: "Diciamo che i giochi sono orientati, ma assolutamente non fatti; Pisapia gode di una notorietà leggermente superiore a quella di Boeri, anche perché si è candidato prima; però il vantaggio aumenta sul grado di fiducia, e questo mi sembra un dato significativo". Insomma: "Pisapia sembra raccogliere più consensi tra l'elettorato di opinione, ma non è da sottovalutare l'appoggio che Boeri avrà dall'apparato del Pd".

Una cosa è certa, almeno per Valente: "La partita è a due", tra l'avvocato e l'architetto. E oggi il Pd diffonde un altro sondaggio, che rivelerebbe la caduta verticale di consensi per Letizia Moratti.

(13 ottobre 2010)


Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/10/13/news/letizia_moratti_a_picco_nei_sondaggi_vantaggio_minimo_su_boeri_candidato-8020399/


VERSO LE ELEZIONI

Letizia Moratti a picco nei sondaggi
vantaggio minimo su Boeri candidato

Su un campione di mille elettori, il sindaco ha perso il 6% dei consensi in cinque mesi
e il giudizio negativo sulla sua amministrazione coinvolge la maggioranza dei cittadini
di RODOLFO SALA

Letizia Moratti in picchiata nel gradimento dei milanesi. Lo dice un sondaggio di Game managers & partners, condotto su un campione di mille cittadini. Negli ultimi cinque mesi, il sindaco in carica ha perso circa il 6 per cento dei consensi, ottiene il nove per cento in meno rispetto ai partiti della sua coalizione, ed è sotto anche nell’ ipotesi che finiani e Udc si presentino contro di lei (meno 3 per cento). In un ipotetico scontro con Stefano Boeri, uno dei candidati sindaci del centrosinisrtra, la Moratti avrebbe inoltre un vantaggio risicatissimo: solo due punti percentuali.

La défaillance del sindaco, già registrata da altri sondaggi, si accentua nel periodo che va da maggio a ottobre. Prima dell’ estate il giudizio positivo dei milanesi superava il 50 per cento (51,3), ora i milensi che la promuovono scendono al 45,2 per cento. Di contro aumentano, e in modo sensibile, i giudizi negativi: dal 44,5 di cinque mesi fa al 49,2 registrato a ottobre. Va un pochino meglio per la giunta nel suo complesso, che in questo lasso di tempo perde "solo" il tre per cento (dal 51,7 al 48,5); ma anche in questo caso crescono i critici: dal 44,9 al 48,1 per cento.

Il differenziale tra il gradimento al sindaco e quello in partiti della sua maggioranza è consistente. Pdl, Lega, Udc e finiani hanno tutti assieme il 54,3 per cento (contro il 45,2 di score personale della Moratti): meno 9,1. Senza Fli e Udc, che alle elezioni di primavera potrebbero correre insieme dando vita a un terzo polo), il centrodestra scenderebbe al 48,7 per cento: comunque il 3,5 in più rispetto al sindaco.

Altro dato saliente del sondaggio, il vistosissimo calo di Silvio Berulsconi nella sua città: il premier farebbe peggio della Moratti, con un indice di gradimento pari al 38,1 per cento, contro il 39,7 di consensi espressi per il suo governo. "Con questi dati - commentano al Pd, che ha commissionalto il sondaggio - la sfida per Palazzo marino è apertissima". Anche se la strada per il centrosinistra sembra in salita: la coalizione è sotto il 40 per cento (39,8), i Democratici sono convinti che se fosse Boeri a vincere le primarie, il divario potrebbe essere colmato: "Il nostro candidato - spiega il segretario Roberto Cornelli - è sicuramente più in grado degli altri tre di pescare voti nello schieramento avversario".

(13 ottobre 2010)

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