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Inviato da avatar Roberto Michele Mazzilli il 07-02-2014 alle 16:24

Io invito questo assessorato ad andare a piedi per strada, a verificare come vivono i milanesi, magari partendo dalle periferie.

Allora potrà vedere lunghe code di auto all'entrata della città, che non si sa bene dove vadano, tram che arrivano con notevoli ritardi, spesso, ma non sempre, passeggeri che salgono senza pagare il biglietto.

Poi vada davanti alle scuole, per esempio alla Quarenghi, e vedrà genitori o nonni in piedi ad aspettare gli allievi, mentre dall'altra parte della starda ci sono due spazi per cani pieni di panchine (ma non tutti vogliono vivere assieme ai cani, no ???).

Poi, sempre per la qualità della vita, io salirei nel palazzo di Bonola e vedrei un atrio sporco da decenni pieno di mozziconi di sigarette, che nessuno osa pulire, per non peggiorare la qualità della vita di coloro che dovrebbero farlo.

Dentro tanta gente, anche che cerca rifugio dal freddo, dalla pioggia, dalla noia, dalla solitudine.

Fuori piste cicablili costantemente deserte, ma gli assesori sono ciechi e non vedono, e miriadi di strisce blu fino alle 12 o alle 13, senza una zona a strisce bianche.

Negri, e non neri, che vendono pacottiglia non so a chi, ignorati dal comando dei vigili che dovrebbe far rispettare le leggi ed i regolamenti comunali.

Quando c'è il sole ci sono anche venditori di cd usati o taroccati.

Poi si scende e si va in Viale Certosa, pieno di buche, pozzanghere, tombini intasati, puliti da nessuno, auto che sfrecciano lavando i passanti, grazie alle pozzanghere diffuse.

Edifici fatiscenti, una volta fabbriche ed officine, una volta brulicanti di vita per la gente che lavorava e che oggi non lavoro più, perchè tutto mondializzato e decentrato, prima fuori dal comune e poi fuori dall'Italia. Dove sono gli operai specializzati, i tornitori, i fresatori, i montatori, la gente con il muletto che caricava camion pieni di merce, e ansia e vivacità ?? Tutti morti.

O sì, ci avete lasciato 800 zingari nelle ex fabbriche e zone trasporti con centinaia di topo, ratti da 40 cm, montagne di immondizia, furti, scippi, aggressioni.

E poi guardi tutto intorno: scritte, scritte, scritte. Alcuni dicono che bisogna lasciare liberi i writers, anch'io sono d'accordo con loro, ma a San Vittore durante l'ora d'aria, per il resto li vorrei vedere lavorare a cancellare loro di persona le scritte, perchè l'Amsa ci fa pagare il lavoro, giustamente, e non ci sono più soldi per difendere il diritto di vivere decentemente.

Assessore domandi a chi lavora in nero, a partire degli immigrati, come vive, magari con 1000 euro o meno, dovendo pagare tasse esorbitanti, affitti alti (anche grazie alle tasse), prendendo uno stipendio ora misero, che prima dell'euro era dignitoso, me non buono, di 2.000.000 di lire.

Lei si riempie la bocca di parole (mi aiuto nei concetti)  come internazionalizzazione, globalizzazione, immigrazione, intergrazione, che noi milanesi leggiamo come misuria, invasione e prevaricazione. 

Perchè questo assessorato invece di fare tante iniziative di contorno e pletoriche, si coordina con gli altri assessorati, perchè la qualità della vita dipende dalla vita: ed ora i Milanesi non vivono più senza lavoro, senza case date agli stranieri, senza futuro per i giovani, senza speranza, ma oppressi dalle tasse per fare queste iniziative inutili e demagogiche.

Assessore vada in mezzo alla gente, non quella arancione, se ce n'è ancora, ma in mezzo ai pensionati, che fanno fatica a tirare a campare, in mezzo ai lavoratori che hanno perso il lavoro, in mezzo ai giovani che non hanno prospettive di lavoro e domandi loro: com'è la qualità della vita ??

Si alleni prima a fare i 200 metri di corsa, altrimenti ne esce malconcia. E non si offenda se sarà inseguita, quando va bene, da una sonora risata.

Assessore, meno teoria, meno ideologia e più pratica e guardi la gente negli occhi prima di scrivere o far scrivere questi, bellissimi manifesti del surrealismo.

Assessore, sia l'assessore della gente e non del partito politico che rappresenta, senta i sospiri, i tormenti, le angosce di questa gente che state trattando malissimo, pensando che abbiano una pazienza infinita, disposta ai discorsi ideologici, no assessore questa gente vuole vivere umanamente: si ricordi di loro sono italiani come Lei.

Abbia il coraggio di ascoltare le critiche e lasci i suoi splendi lavori al momento che i Milanesi avranno di nuovo un sorriso di speranza.

Ora sono solo sacrifici, umiliazioni, lacrime e sangue.

Mi creda la qualità della vita è la 24.000 al mondo per i ciechi sordo muti.

 

Voi state facendo così e lo sapete: potete e dovete cambiare. Coraggio, il popolo, quello vero, vi aspetta e ne vede di tutti i colori, figuratevi l'arancione.

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