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In effetti c’è da fare molta chiarezza sul cantiere M4 del “Pratone” perché credo che il comunicato del Comune (qualcuno l’avesse firmato…) fosse veramente in malafede. Non è infatti possibile usare come unica fonte di prova per escludere la responsabilità del cantiere M4 nella vicenda delle polveri quella che era una semplice nota di colore (“neve a Milano”: la neve, si sa, è bianca), quando, ad esempio, al riguardo sullo stesso “Corriere della Sera” si commentava: “Il pulviscolo marrone-grigiastro che nelle foto notturne appare bianco per effetto del controluce…”.
Ma andiamo oltre. In attesa del prossimo comunicato del Comune (speriamo sottoscritto e veritiero…) e soprattutto delle analisi, prendiamo atto di quanto pubblicato dal “Giorno”. Siamo tuttavia sicuri che basteranno una sanzione (di quale importo poi?) e la minaccia di una causa, magari sacrosanta, che temo però nessuno promuoverà mai, per riportare ordine e chiarezza in un cantiere fuorilegge? I responsabili della Pubblica Amministrazione dovranno assumere una posizione di costante fermezza nei confronti di chi, nella costruzione della nuova Linea metropolitana, mira solo al proprio tornaconto e non certo alla tutela dell'ambiente e, soprattutto, della salute dei cittadini.
Diversamente potremo solo sperare in lunghe stagioni di piogge….
Per chi avesse la pazienza di leggerlo trascrivo di seguito il testo del documento presentato dal Comitato per la Salvaguardia del “Pratone” al Consiglio di Zona 4 del 30 gennaio scorso.
Validio Bertesaghi
“SE DOPO IL PARCO VOLETE DISTRUGGERE ANCHE I NOSTRI POLMONI…
Dopo i fatti accaduti nel corso dell’ultima settimana presso il cantiere M4 del “Pratone”, fatti che hanno avuto risonanza sulla stampa locale e nazionale, il nostro Comitato non può fare a meno di sottoporre le proprie considerazioni e istanze ai Consigli delle Zone 3 e 4, interessate dal gravissimo problema dell’inquinamento ambientale dovuto alle polveri provenienti dal cantiere in questione.
Tale inquinamento ha raggiunto, successivamente all’ultimo periodo di piogge, livelli assolutamente intollerabili ed è stato ulteriormente aggravato dal grave episodio della pioggia di polvere su via Pannonia di mercoledì sera 22 gennaio e dall’altrettanto grave episodio dello scoppio di un silo in fase di caricamento all’interno del cantiere M4, scoppio che sarebbe avvenuto lunedì mattina alle 7.30, poco prima del sopralluogo nel cantiere M4 dei tecnici dell’Asl e dell’Arpa.
Stigmatizzato quello che, secondo noi, è stato soltanto un maldestro tentativo dei responsabili del cantiere M4 di attribuire la responsabilità di quanto accaduto il 22 gennaio al cantiere privato di via Masotto (e questo la dice lunga sulla correttezza di Impregilo e C.), intendiamo qui sottolineare l’assoluta necessità che su questi episodi venga fatta assoluta chiarezza e chiediamo che al più presto vengano comunicati ufficialmente gli esiti delle analisi effettuate dall’Arpa e dall’Asl e che ci venga chiarito perché sabato scorso le foglie secche delle aiuole di via Pannonia sono state imballate e portate via come rifiuti speciali da operai muniti di mascherine (vedi foto allegate).
In aggiunta a ciò chiediamo che i lavori per la realizzazione della tratta M4 Linate-Forlanini FS vengano sospesi fino alla stipula della convenzione Comune di Milano – Consorzio M4, stipula che, a quanto pare, è a sua volta sospesa a causa del blocco dei finanziamenti statali. Del resto sembra ormai quasi certo che la tratta in questione, per realizzare la quale sono state anticipate le opere ed è stato distrutto il “Pratone”, non possa essere realizzata in tempo per l’Expo 2015. (Al riguardo insistiamo sui chiarimenti richiesti nel documento presentato allo scorso Consiglio di Zona).
Il tempo di questa sospensione potrebbe essere proficuamente utilizzato per mettere ordine e chiarezza in tutta questa paradossale vicenda della M4, iniziata con l’occupazione senza preavviso del “Pratone” e con la sua distruzione e che prosegue ora con un inquinamento ambientale divenuto insostenibile.
Se, dopo aver distrutto il parco, volete ora distruggere i nostri polmoni, noi non ci stiamo. Alla prepotenza delle imprese esecutrici, che realizzano l’opera senza neppure adottare le più elementari e opportune misure per contenere quanto più possibile i disagi per i cittadini, senza rispettare le regole, deve rispondere una amministrazione che il rispetto di tali regole pretenda. Vi ricordiamo che, se è vero che il progetto M4 è responsabilità della precedente amministrazione, la gestione della sua realizzazione è completamente di Vostra responsabilità.
Il tempo della sospensione potrebbe anche essere utilizzato per definire e comunicare in modo adeguato ai cittadini un progetto definitivo per la futura cantierizzazione di viale Argonne, progetto che rispetti i cittadini stessi e l’ambiente. E al riguardo sollecitiamo ancora una volta la Commissione congiunta Consiglio di Zona 3 – Consiglio di Zona 4.
Tornando al cantiere M4 del Pratone, chiediamo che il Comune vigili costantemente sul cantiere stesso perché vengano rispettate le norme e adottate tutte le misure idonee a contenere l'inquinamento ambientale e che una centralina per il rilevamento delle polveri venga installata nel quartiere di via Mezzofanti; ricordiamo che in questa zona sono presenti varie scuole e che pertanto la zona stessa deve essere particolarmente tutelata da questo punto di vista.
Ricordiamo anche che nellariunione del 28 ottobre 2013 presso l'Auditorium di via Valvassori Peroni l'assessore Maran aveva garantito che ci sarebbe stato un monitoraggio costante sulla qualità dell'aria e dei parametri ambientali e che tutti i dati sarebbero stati resi pubblici, anche tramite sito web. Attendiamo ansiosi di conoscere, oltre ai risultati delle analisi effettuate da Arpa e Asl in questi giorni, anche i dati del monitoraggio, sempre che sia stato costantemente effettuato.
Ricordiamo anche nella stessa riunione lo stesso assessore aveva assicurato che nella esecuzione delle opere sarebbero state adottate tutte le più moderne tecnologie per limitare il più possibile i disagi ai cittadini e in particolare l’inquinamento ambientale.
Ora, tramite Vostro, chiediamo all’assessore quali siano le più moderne tecnologie adottate all’interno del “Pratone”, considerato che, a quanto pare, non è stata neppure approntata la vasca per il lavaggio degli pneumatici dei camion che escono dal cantiere. Anche a questo riguardo attendiamo risposta!”
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