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Inviato da avatar Massimo De Rigo il 25-11-2013 alle 00:59
Canale Expo 2015.
 
Un antiestetico, disarmonico e costosissimo canale in cemento armato che riporta agli incubi del passato del nostro territorio, bello e fragile, violentato dal devastante progetto Lodola-Reggio nei primi due lotti dell'area nord (Cascina Caldera) prima che il Comune di Milano (Giunta Formentini, Assessore Santambrogio) affidasse tutta l'area alla gestione del CFU ItaliaNostra (1997). 
 
I meno giovani ricorderanno sicuramente la battaglia che fecero i volontari del Comitato di quartiere di Quarto Cagnino contro questa invasione di cemento - appoggiata da insospettabili che spesso ricorrono in occasione di scempi ambientali e storici... 
 
Il disastro ambientale del progetto Lodola-Reggio fu fermato appena in tempo ( http://archiviostorico.corriere.it/1997/aprile/09/Riscopriamo_parco_del_Petrarca_co_0_9704094264.shtml ) grazie a pochi.
 
Chi si è battuto per la difesa di questo territorio sa che erano tempi diversi. 
 
Il parere degli esperti del territorio, anche se dissidenti nei confronti di un progetto invasivo, era considerato con rispetto e una risorsa, non un'eresia.
 
Oggi c'è tutt'altra musica.
 
Ieri pomeriggio, nell'assemblea all'ingresso del Parco in via Fratelli di Dio, ho parlato a nome dei volontari del CSA Petrarca (negli ultimi due anni trattati dalle istituzioni cittadine alla stregua degli eretici, pur avendo alle spalle grandi battaglie di civiltà) e ho pubblicamente esposto il nostro comune pensiero.
 
Questa canalizzazione artificiale in cemento armato è una doppia violenza.
 
1. contro l'incolumità, poichè il cemento armato è pericoloso per la velocità dell'acqua e non consente appigli per aggrapparsi;
 
2. contro la storia del territorio, perchè deturpa irreversibilmente un paesaggio di antiche origini, lasciando asciutti gli alvei dei fontanili, simulacri di un'antica sapienza nella gestione delle acque in penoso abbandono (ad esempio il Marcionino, la cui testa è stata cementificata dall'insediamento del PII Parco delle Cave).
 
Infine, una nota che i progettisti certamente conoscono.
 
Ad ovest di Milano, i fontanili hanno tutti la medesima direzione, da nord ovest a sud est, poiché questa corrisponde all'orientamento della linea delle risorgive. 
 
Quindi, nel nostro territorio, la direzione di massima dei fontanili (canale in cemento compreso) va verso Pero-Rho- Expo 2015 e non si capisce perchè gli alvei devono rimanere squallidamente vuoti, mentre in contemporanea si realizza un canale artificiale.
 
Gli incubi del passato, a volte ritornano e da violenze ambientali nascono altre violenze, in linea con la filosofia del cemento che è in antitesi con l'armonia di un polmone verde conquistato a duro prezzo per il benessere dei cittadini.

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