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Inviato da avatar Massimo De Rigo il 02-11-2013 alle 19:18

Gentile Vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, non ho mai nascosto la mia stima, assieme a quella del CSA Petrarca, nei Suoi confronti, per l'apertura da Lei dimostrata verso la nostra associazione in merito all'approvazione delle Osservazioni al PGT, già respinte dalla precedente Giunta Moratti.

Nelle Osservazioni al PGT (come Le dissi pubblicamente a Villa Scheibler nel dicembre 2011) uno dei punti del CSA Petrarca era sollecitare tutte le iniziative per il restauro conservativo degli spazi pregiati della Cascina Linterno, dando la giusta attenzione e centralità della figura di Francesco Petrarca nelle linee progettuali del Monumento.

Siamo quindi convinti che Lei non sia stata informata correttamente sulle profonde motivazioni che legano il CSA Petrarca alla Linterno, in difesa della quale il nostro comitato di volontari si è conquistato "sul campo" la titolarità a entrare nel merito, altrimenti si potrebbe pensare, esternamente, al CSA Petrarca come ad un'associazione di usurpatori che si aggrega al carro vincente dell'acquisizione pubblica del monumento per interessi opportunistici.

Devo precisarLe che nessuno dei volontari del CSA Petrarca (pur non essendo residenti nel borgo di Linterno) si sarebbe tirato indietro per dare una mano nell'occasione dell'incendio, se qualcuno avesse comunicato questa improvvisa emergenza.

Quanto successo offre lo spunto per alcune riflessioni, nel rispetto dovuto ad un monumento storico (Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n.42 - Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137 - Articolo 29. Conservazione).

1. Il monumento è esposto e non sufficientemente protetto.

2. Il monumento non è ancora stato ripulito da strutture inutili e fatiscenti che possono arrecare danno alla struttura stessa: nel lunghissimo iter di recupero conservativo, con fiumi interminabili di parole, nessuno si è preoccupato di ripulire tutto quanto non ha attinenza con la struttura monumentale (le conigliere in legno abbandonate da anni ancora addossate al muro della cascina).

3. A chi interessa un incendio doloso alla Linterno?

Come ho precisato pubblicamente, mi onoro di essere uno dei due primissimi fondatori di ACL, assieme all'agricoltore Franco Zamboni, dal momento in cui (febbraio 1994) conobbi casualmente questo luogo in decadenza, ed erano state rilasciate le concessioni edilizie con le ruspe già pronte per uno scempio pianificato e speculativo. Linterno (l'antica Infernum) era caduta nell'oblio e nel degrado: un antico gioiello stava per essere sostituito da un residence di lusso, a cui i residenti locali non opponevano alcuna resistenza.

Dopo un'odissea durissima, condotta assieme a figure eccezionali, quali i compianti prof. Gianbattista Vida, prof. Anna Maria Ambrosioni e dr. Anna Andreoli, dopo convegni memorabili ( http://it.wikipedia.org/wiki/Linterno_(%22ad_Infernum%22) ) - manifestazioni - coinvolgimento di scuole, docenti, alunni e genitori - petizioni - lusinghe - tranelli e sofferte lacerazioni, Linterno fu infine acquisita dal Comune di Milano.

Incredibilmente, al traguardo dell'acquisizione pubblica (9 giugno 2010) con una cospicua dote finalizzata al suo recupero - oltre all'offerta incredibilmente lasciata cadere di Claudio De Albertis per un laboratorio di restauro ( http://www.milanoneicantieridellarte.it/ ) - una sciagurata Delibera di Giunta voleva cancellare le preziose testimonianze del nucleo più antico, la quale, se offriva ghiotti spazi ad ACL proprio in quello spazio e ne ampliava la funzione culturale agricola, come contropartita ne cancellava per sempre Francesco Petrarca, la figura in cui Infernum/Linterno si è specchiata nei secoli, che l'ha preservata dalla distruzione e che è stata all'origine - come si legge sulla Relazione storica nell'incartamento del Decreto Ministeriale 9/3/99 - del Vincolo ai sensi della Legge 1089 del 1939 relativo a Cascina Linterno.

Va precisato che questo Vincolo non è una semplice tappa di un'odissea senza fine: questo Vincolo ha salvato la Cascina dalle ruspe e dalla demolizione del Gruppo Cabassi. 

Senza questo Vincolo (a cui Cabassi ha fatto inutilmente ricorso) non staremmo più a discutere di Petrarca SI/Petrarca NO e di tradizioni rurali da tramandare ai posteri. Avremmo un bel residence con 144 appartamenti e sospiri nostalgici sui bei tempi andati...

Aggiungo - poiché non è mai stata fatta una corretta informazione in Zona 7 - che questo Vincolo benedetto, essendo la Cascina in classe urbanistica B2 e quindi edificabile, non è piovuto dall'alto, ma frutto di un immenso e oscuro lavoro preparatorio di un gruppo di docenti e studiosi - a cui mi onoro di aver fatto parte dal 1997 - che insieme all'Assessore alla Cultura Philippe Daverio, produsse la documentazione storica indispensabile alla Fondation Pegàse di Bruxelles (dott.ssa Gromo) e alla Sovrintendenza di Milano (arch. Gremmo, arch. Auletta) per avviare la pratica di Vincolo al Ministero dei Beni Ambientali e Architettonici. Dopo due anni di verifiche con sopralluoghi da me personalmente guidati sul posto e commissioni istruttorie, fu infine decretata l'intangibilità di Cascina Linterno (D.M. 9.3.99) sia a livello architettonico che a livello ambientale, salvaguardando anche le aree medievali adiacenti (fontanili e marcite) gestite dall'agricoltore Franco Zamboni e oggetto oggi di visite guidate.

Al traguardo dell'acquisizione pubblica un gravissimo atto di sfiducia non solo nei miei confronti, ma soprattutto verso l'enorme lavoro compiuto assieme a tante altre brave persone sin dalla primissima fondazione di ACL (la cancellazione nella Delibera dell'immenso patrimonio di mostre, convegni e pubblicazioni da me personalmente realizzate) - spinse una parte dei soci di ACL a rifondare la preesistente Associazione in difesa del Parco delle Cave (CSA) in CSA Petrarca, che conservasse chiaramente nel suo Statuto questa identità petrarchesca.

Il CSA Petrarca prese la decisione di promuovere e coordinare nel mondo della Cultura il manifesto "Milano e Francesco Petrarca, anno zero?". In tal modo si fece sbarramento per impedire un danno irreversibile al Monumento e difendere ciò che ACL era invece disposta a sacrificare pur di rientrare alla Linterno. L'anno seguente il CSA coordinò la petizione a sostegno dell'appello di ItaliaNostra per la messa in sicurezza e il restauro conservativo della Linterno, contro la medesima Delibera che era stata riproposta in Zona 7 e che noi temiamo sia sempre in agguato! 

Nella sua azione in difesa del monumento petrarchesco, il CSA Petrarca realizzò a proprie spese (con il patrocinio di prestigiosi Enti) il frutto delle ricerche ventennali del suo gruppo culturale, ovvero il saggio "Milano Expo 2015 per Petrarca", con l'indicazione alle Istituzioni di un percorso storico e da valorizzare.

La difesa del Vincolo non è quindi "mania di protagonismo" del CSA Petrarca, ma in funzione della sopravvivenza della Linterno oltre la nostra generazione.

Il Vincolo ha però una contropartita. 

Sancisce che Linterno è un monumento storico nazionale, il che significa che appartiene alla Repubblica Italiana: non è proprietà di questa o quella famiglia e neppure delle ultime generazioni che hanno vissuto in questo luogo. La Solitudine di Linterno è patrimonio anche e soprattutto del mondo della Cultura europea, legata all'Umanesimo internazionale di Petrarca, nel rispetto della storia e tradizioni rurali che nessuno si è mai sognato di disconoscere e contrastare.

Mi scuso per la prolissità del testo, ma vorrei Le fosse chiaro come il lavoro compiuto in difesa della Linterno dal CSA Petrarca non deve essere valutato superficialmente, ma nella globale battaglia sostenuta a tutti i livelli (culturale, didattico, sociale) dal 1994 ad oggi. Solo nell'ultimo anno la nostra associazione ha coinvolto e raccolto consensi tra centinaia di studiosi nell'incredibile, faticosa organizzazione di sei tra convegni e conferenze (Palazzo Marino, Palazzo Sormani, Certosa di Garegnano, Abbazia di Morimondo, Ass. Carlo Poma e Touring Club Italiano). 

Un saluto cordiale e sempre disponibile - come affermato in Consiglio di Zona 7 lo scorso 17 luglio - ad una leale e schietta collaborazione, con Lei, il Comune di Milano e con gli Amici della Linterno.

Massimo de Rigo - CSA Petrarca

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