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Partendo dalla considerazione che nessun lucchetto sia invalicabile, che la bici in quanto maneggevole è facilmente asportabile credo si possa riassumere la questione così.
La mobilità non è un problema del singolo comune. Riguarda l'intera nazione. Tutte le cittadine ne sono interessate. Allora come giustamente suggerito si affronti il tema a 360 gradi.
Attestato di possesso documento di acquisto (qual è il problema? basta lo scontrino e un tagliando come quello degli elettrodomestici o prodotti elettronici di garanzia).
Identificabilità punzonatura alla costruzione, punzonatura successiva (non è una complicazione; una volta si faceva sui vetri e sulle parti delle auto, meglio una targhetta saldata però.
Albo nazionale (è un costo, ma allora l'elettronica a cosa serve?)
Responsabilità del ciclista per i danni che causa anche involontari (assicurazione responsabilità civile obbligatoria, magari integrata a quella del capofamiglia) Diritti e doveri vanno di pari passo. Se cado e danneggio un auto non sono identificabile. Sapppiamo cosa costa riverniciare una portiera dell'auto non noccioline?
Preparazione alla circolazione (corso di segnaletica e normative) il ciclista non è una persona al di sopra delle parti che ha diritto a transitare dove e come vuole.
Si dirà che è complicarsi la vita.
Allora continuiamo a gratificarci scrivendo fiumi d'inchiostro sui ripetuti furti e così disicentiviamo all'uso della bici coloro che subiscono ripetutamente il furto.
Un ciclista
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