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Inviato da avatar Massimo De Rigo il 15-10-2013 alle 16:45
CSA Petrarca 
Comitato Salvaguardia Ambiente e Cultura. Vivere i sentieri del Petrarca
 
Conferenza
SAN BERNARDO, I TEMPLARI E I FEDELI D’AMORE
Sabato 12 ottobre 2013 ore 15.30 
Morimondo (MI) - Via F.lli Attilio, sala conferenze sotto l'Abbazia
 
 
Il Medioevo è riapparso a Morimondo.
 
La vivacità e la forza culturale del Medioevo, sabato 12 ottobre, si sono mostrati in tutta la loro modernità ed attualità: la conferenza “San Bernardo, i Templari e i Fedeli d’Amore”, organizzata dal CSA Petrarca e dall'associazione "Viridas" con il patrocinio del Comune di Morimondo, ha affascinato e coinvolto emotivamente il numeroso e qualificato pubblico intervenuto.
 
La condivisione con località e monumenti affini storicamente a Cascina Linterno, come le abbazie di Morimondo e Chiaravalle, oltre alla certosa di Garegnano, rientra nelle linee progettuali che il CSA Petrarca propone per ampliare la valenza culturale della dimora petrarchesca.
 
La sala della Pro Loco, all’ombra dell’imponente basilica cistercense di Morimondo, era gremita e i presenti (tra i quali alcuni esperti dell'argomento) hanno seguito le tre relazioni per oltre due ore, senza dare cenni di stanchezza. 
 
La coordinatrice Lucia Zemiti - presidente dell'associazione "Viridas"- ha presentato la conferenza con un breve compendio degli argomenti, mentre Marco Righini, Vicepresidente del CSA Petrarca, ha esposto in sintesi le motivazioni e la storia dell'associazione.
 
La prima relazione tenuta da Roberto Gariboldi è stata dedicata alla grande figura di San Bernardo di Chiaravalle, personaggio dominante della storia del XII secolo. È stato illustrato il suo percorso religioso, la sua instancabile attività al servizio del papato, la sua attività nel diffondere l’Ordine cistercense in tutta Europa, durante i suoi 40 anni di vita religiosa in cui riuscì a fondare ben 80 monasteri; la sua attività contro l’eresia che travagliava quell’epoca; i suoi numerosi scritti che ancora oggi sono punto di riferimento nella letteratura religiosa; la sua attività di sostegno agli Ordini religiosi monastico-guerrieri come i Templari; la sua mistica mariana; il suo carattere irruente, passionale e comunque umile e pacificatore. Nonostante le sue costanti precarie condizioni di salute, la sua attività per quasi mezzo secolo ha dominato la storia, non solo religiosa, d’Europa.
 
Il secondo intervento, dedicato ai Fedeli d’Amore, è stato tenuto dal professor Nerio de Carlo, il quale ha illustrato gli aspetti reconditi di questa confraternita di cultori della sapienza, che si ammantava di segretezza. Con il suo consueto linguaggio ironico e tagliente, ci ha fatto toccare con mano l’attività e i rischi corsi da questi amanti della cultura che segretamente portavano avanti una ricerca gnostica della verità malvista dalla Chiesa di allora. Guido Cavalcanti, Dante Alighieri, Petrarca e Boccaccio hanno probabilmente fatto parte di questa setta, segno dell’importanza che riuscì a raggiungere ne Medioevo questo gruppo di letterati che sono all’origine della nostra lingua. La scarsità di documenti scritti rende difficile ricostruire la storia dei personaggi che aderirono ai Fedeli d’Amore e che proseguirono la loro azione anche nell'epoca della rinascenza o rinascimento. È stata ricordata la figura di Cecco d’Ascoli, poeta, medico, astrologo e docente all'Università di Bologna (ammirato da Petrarca in gioventù) che nel 1327 finì al rogo per le sue idee considerate eretiche.
 
La conferenza si è conclusa dall’intervento di Massimo de Rigo dedicato alla convergenza a Milano dei tre soggetti proposti: San Bernardo, i Fedeli d'Amore, epigoni dell'eresia catara che infiammò l'europa a cavallo del XIII e XIV secolo e i monaci cavalieri Templari. Il motivo ricorrente è stato il "Dualismo" rappresentato nel gonfalone templare e nel simbolo biblico della doppia colonna: forze contrapposte che sono alla base di ogni percorso umano. Dopo una panoramica storica sull’Ordine monastico cavalleresco, il contributo si è concentrato sulla presenza templare in Lombardia e a Milano. Con il supporto di affascinanti immagini, il pubblico è stato portato per mano in un percorso a ritroso nel tempo, immaginario ma solidamente documentato, che ha fatto conoscere i luoghi frequentati dai monaci templari e dai Fedeli d'Amore anche nel territorio ad ovest di Milano. Tra le località ricordate non è mancata la citazione dell'antica Infernum (l'attuale Cascina Linterno) la quale, due secoli prima dell’avventura petrarchesca, fu verosimilmente un insediamento monastico templare, dipendente dall'hospitale di S. Jacopo al Ristoccano, posto sulla via dei pellegrinaggi verso Roma e la Terrasanta. Dagli ultimi approfondimenti, è plausibile che il luogo non fosse scelto a caso da Petrarca, bensì riedificato su un'antica grangia templare in degrado, dal podestà visconteo Nicolò Feo d'Arezzo nel 1352, su indicazioni precise dello stesso Poeta che avrebbe voluto stabilirsi in una "Porta dello Spirito", come venivano chiamati dai costruttori del Tempio e dai Fedeli d'Amore i luoghi energetici.
 
Alla fine, la faticosa e approfondita ricerca dei tre esperti è stata salutata da calorosi applausi di un pubblico appassionato, con la promessa di rivederci prossimamente con nuove affascinanti proposte culturali del CSA Petrarca.
 
La conferenza è stata dedicata al compianto professor Tino Vida, al quale tutti noi dobbiamo molto, per gli altissimi contributi e gli studi medievali su Cascina Linterno. Con il suo appassionato spirito di ricerca, le sue preziose e analitiche ricostruzioni storiche, Tino ci ha sempre incoraggiati a fare meglio e a non cedere mai nella difficile (e assurda!) lotta per ridare a questo Luogo della Memoria la dignità che gli spetta per la sua lunga straordinaria storia. 
Il testimone che il CSA Petrarca ha raccolto dal nostro Tino è difendere ad oltranza il motivo per cui Linterno è ancora in piedi: l'essenza petrarchesca.
Difendere i muri e la memoria di Francesco Petrarca, la figura in cui Infernum/Linterno si è specchiata nei secoli, che l'ha preservata dalla distruzione e che è stata all'origine - come si legge sulla Relazione storica nell'incartamento del Decreto Ministeriale 9/3/99 - del Vincolo ai sensi della Legge 1089 del 1939 relativo a Cascina Linterno.
 
Roberto Gariboldi e Massimo de Rigo
CSA Petrarca
 

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