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Sono passati due anni dalla mia richiesta scritta e protocollata al presidente del Consiglio Comunale in merito alla mancanza di correttezza delle richieste di accesso agli atti. Nessuna risposta. E non è vero che non si può mutare quello che che è stato deciso prima !! Parliamo di punti di un semplice regolamento comunale, non della Costituzione!! E i regolamenti, come si fanno, si possono cambiare.
Lettera al sindaco Pisapia , Assessori e Consiglieri ;
Alla Vostra cortese attenzione:
Oggetto : Richieste di accesso agli atti ai sensi delle L. 195/05 e 241/90. Gratuità e/o costi relativi.
Con la presente si intende esporVi quanto segue:
La L.195/05 (attuativa della Direttiva 2003/4/CE sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale) prevede che le relative richieste degli accessi agli atti siano gratuite, a parte il costo delle fotocopie. Ma in costante violazione della sopraddetta legge il Comune di Milano applica invece un costo di 25 euro l’ora (quota che scatta dall’inizio della ricerca) in quanto, come riferitomi dal personale addetto agli atti, la L.195/05 non viene riconosciuta in merito a nessuna richiesta .
Per le richieste di accesso agli atti ai sensi della L. 195/05 viene pertanto applicato lo stesso costo deliberato (da regolamento comunale) per le richieste di accesso agli atti ai sensi della L. 241/90 (accesso ordinario). Tale tariffa viene applicata anche per le pratiche correnti e a prescindere da chi sia o rappresenti il richiedente.
Ho eseguito una ricerca chiedendo a diverse province (Roma, Catania, Genova, Firenze, Perugia, Trento, Aosta, Torino, Bologna, Venezia …) quale fosse il costo delle richieste di accesso agli atti ai sensi delle soprascritte leggi.
Le risposte sono state le seguenti:
a) Tutti Comuni sopra elencati hanno confermato di rispettare la legalizzata gratuità delle richieste di accesso agli atti ai sensi della L.195/05.
b) La quasi totalità dei comuni sopra elencati chiede per le richieste ai sensi di entrambe le leggi SOLO il costo delle fotocopie , alcuni aumentando( solo riguardo alla L. 241/90) di poco la quota a seconda del periodo di riferimento, per esempio se la richiesta risale a 10 anni prima o più.
c) Per pratiche correnti ( sempre riguardo alla L.241/90) viene richiesto solo il costo delle fotocopie.
d) Venezia fissa, per la L. 241/90, 25 euro come Milano ma esenta dal pagamento: le Associazioni iscritte all’Albo Comunale; le Organizzazioni Onlus non lucrative; gli studenti per motivi di ricerca o studio; Gli Enti, Le società o Le aziende che svolgono funzioni di pubblica utilità.
La sottoscritta si fa inoltre portavoce delle seguenti considerazioni e proteste dei molti cittadini (elettori di Pisapia) che si chiedono per quale ragione, oltre alla violazione della L. 195/05, la attuale Giunta ha mantenuto, pur potendo modificare questo punto del proprio regolamento, l’odioso “paletto” dei 25 euro l’ora, deliberato dall’ex giunta Moratti . “Paletto” che , a differenza degli altri Comuni sopraddetti, ha il chiaro intento di ostacolare il diritto del cittadino di informarsi, condividere e accedere ad atti e documenti che riguardano l’ambiente, la sicurezza e la salute della collettività, in contrasto quindi con le apprezzate promesse di condivisione e trasparenza proclamate durante la vostra ultima campagna elettorale .
Si richiede pertanto il rispetto della legge 195/05 e l’allineamento dei costi delle richieste ai sensi della legge 241/90 con gli altri Comuni del Paese.
In In attesa di una Vostra risposta ringrazio per l’ attenzione,
Distinti saluti
Salvina Inzana, cittadina, portavoce di Comitati e vice presidente dell’Assoc. Nazionale AIDAA Tel: 0249432709 – cell 3335997737
Allego :
1) Le risposte di alcuni dei Comuni a cui ho fatto la richiesta dei costi degli accessi agli atti ai sensi delle L. 195/05 e 241/90.
2) La ricevuta degli ultimi 25 euro pagati ( per una richiesta ai sensi della L. 195/05) al Settore Parchi e Giardini.
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