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Ho partecipato all'incontro di mercoledi scorso, 25 maggio, dove avrei voluto intervenire in occasione di alcune osservazioni dei relatori e/o intervistati ma la mancanza di tempo me lo ha impedito.

Non so se questo è il posto giusto per manifestare quanto avrei voluto dire ma è quello che  in ambito RCM, partecipaMi e Comunali Milano 2011 mi sembra il più adatto (o il meno inadatto).

Premesso che credo di essere stato uno dei pochi cittadini (o "solo" cittadino, cioè senza altri incarichi o impegni in ambito pubblico) presenti all'incontro, devo dire che ho avuto purtroppo l'impressione di ascoltare una serie di buoni propositi che però hanno un vizio di fondo: sono scollegati dalla attuale informatizzazione dei cittadini e di conseguenza vengono a soddisfare le esigenze (professionali, culturali, politiche) di chi è direttamente interessato ma non della cittadinanza.

A mio avviso il primo punto sul quale gli eletti dovrebbero impegnarsi (e con i risultati elettorali di oggi il vento nuovo deve manifestarsi forte e presto) è quello di fornire una connessione gratuita alla rete e cioè:

a) un PC a basso costo o in regalo ad ogni famiglia che lo richieda (qualcuno ha accennato durante l'incontro al recupero di PC dismessi dagli uffici ma comunque più che adatti per un uso familiare)

b) una connessione Wi-fi a tutti, gratuita e libera da pastoie burocratiche

c) l'avviamento di corsi gratuiti di istruzione informatica di base per la navigazione in Internet (ma non solo) presso le scuole comunali, le biblioteche, gli oratori e quant'altro disponibile coinvolgendo su base volontaria tutti i giovani o gli anzani che possono contribuire.

d) la presenza nelle sedi di cui al punto c) di un "esperto" che possa aiutare chiunque lo chieda per espletare incombenze informatiche e nel contempo impratichirsi dello strumento. Se non sbaglio qualcuno durante l'incontro ha parlato di esperienze già fatte in Francia. Bene. Copiamo le iniziative positive. Non inventiamo l'acqua calda. Non abbiamo più tempo per discutere cosa è meglio!

Ecco, questo accesso gratuito è fondamentale se si vuole avere una qualche probabilità di successo. E di questo basso o nullo costo intendevo dire quando ho interloquito durante l'intervento del prof. Onida e non del costo di sviluppo degli strumenti software!

Detto questo vorrei aggiungere solo due osservazioni:

1) Il sito partecipaMi non è di facile uso. Credo che già le relazioni tra RCM, partecipaMi e Comunali Milano 2011 non sia di immediata comprensione. Forse varrebbe la pena che gli studenti che lo sviluppano pensino un poco di più anche agli utenti finali. Sempre che l'utente finale sia realmente il cittadino. Personalmente non ho grande confidenza con i siti tipo Facebook e Twitter perchè non ne ho ancora compreso l'uso reale (devo dire che dopo l'intervento di Mattia Calise mi sono registrato la sera stessa in Twitter) ma non sono digiuno di informatica. Parafrasando qualcosa che è stato detto detto durante l'incontro mi definirei un "pensionato digitale".

2) A Mattia Calise, di cui ho apprezzato il giovanile entusiasmo che gli auguro di conservare a lungo, suggerirei di leggersi qualcosa sul movimento studentesco del 1968 - 70 nelle Università milanesi prima di dire che il Movimento Cinque Stelle è la prima speranza di democrazia diretta perchè usa Twitter.

Infine non vorrei lasciare l'impressione di negatività: le iniziative come partecipaMi sono indubbiamente positive e molto interessanti e gli incontri aperti al pubblico pure. Lo scorso mercoledi ho ad esempio apprezzato moltissimo gli interventi del prof. Onida (che ha riportato molte cose dette nell'alveo dello scopo dell'incontro) e di Fiorello Cortiana (che accanto ad una competenza specifica ha manifestato sensibilità politica invitando i politici presenti a non interpretare in chiave partitica i fatti che stanno succedendo a Milano, cosa che condivido pienamente).

Scusate l'intervento logorroico e saluti a tutti.