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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 31-07-2013 alle 00:11

Oggi ho avuto cattive notizie e sento l'esigenza di parlar male dei nostri cari burocrati politico/amministratori.

Una città "smart" intelligente accoglie a sè i lavoratori e i turisti, i quali hanno soldi da investire e li investono nel modo più migliore, più più fantastico, più più più intelligente, ovvero nel lavoro dei cittadini, arricchendo la città proprio a partire dalla sua parte sana, mettendo in moto un'economia sulla quale poi lo stato, la regione, la provincia e il comune possono fare un giusto prelievo fiscale per mantenere i servizi pubblici ai cittadini.

Chiaro, semplice, lo capirebbe anche un bambino: un imprenditore o un turista arriva in città con 100€ da investire (in cibo, albergo, visite, souvenirs, o progetti lavorativi).

I cittadini laboriosi gli offrono questi servizi, e migliori sono più il visitatore sarà invogliato a tornare e spendere altri soldi.

Questi soldi arricchiscono la città e il suo mercato perché provengono dall'esterno.

Nel frattempo l'oste, il ristoratore, l'artigiano, la guida, ecc., che lavorano, per svolgere la loro attività hanno bisogno di strumenti, materie prime, vivande dipendenti... quindi reinvestono parte dei loro guadagni e danno da lavorare ad altri cittadini.

Semplice, semplicissimo e maledettamente performante, tanto che nei secoli questo semplice meccanismo ha permesso a molte città di prosperare, città che si trovavano su vie di comunicazione (come Milano) e sapevano offrire servizi e comodità ineguagliabili nella loro zona.

E questo le ha rese ricche, tanto ricche da poter pagare delle giuste tasse ed ottenerne in cambio servizi pubblici moderni e meravigliosi.

Mò quegli incapaci che ci governano questa cosa non la capiscono e pensano che per rendere una città ricca e prospera i soldi vanno dati direttamente al comune.

Chi arriva e parcheggia paga un balzello, chi visita un museo o una chiesa paga un balzello, chi entra in centro città paga un balzello, ai negozzi e agli artigiani viene chiesto di pagare tasse mostruose in anticipo e per operare devono sottostare agli stessi balzelli cavillosi che sono stati inventati dal comune, in alcuni posti c'è perfino una tassa di soggiorno.

Il povero turista/investitore arriva con i suoi 100 euro da spendere e prima ancora di aver fatto qualcosa se ne ritrova la metà in tasca, coi restanti 50 deve scegliere con attenzione cosa fare perchè i prezzi sono stratosferici, e prima lascia la città meglio è.

Dei suoi 100€ solo 25 vanno ai cittadini che lavorano (e tengono su l'economia), gli altri 75 vanno filati nelle casse del comune che li reinveste come sappiamo, attraverso gare d'appalto che sono vinte da ditte di altre città/regioni e comunque fanno lavorare un pugno di extracomunitari (ma anche italiani sottopagati ormai) e fanno arricchire i soliti noti che danno in sub-appalto.

I visitatori sono scoraggiati ad arrivare e permanere, meno soldi che entrano e più che escono verso fondi di investimento finanziari senza passare dai cittadini lavoratori.

Allora il comune, per mantenere i sevizi ai cittadini, aumenta le tasse e le imposte ai cittadini stessi, che si ritrovano a pagare di tasca loro i servizi pubblici, spesso mal gestiti, e affidati a gente che nulla centra con la città e reinveste i soldi in circuiti esterni.

La classica situazione demenziale in cui verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere.

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