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Inviato da avatar Roberto Michele Mazzilli il 22-05-2013 alle 15:11

I delinquenti dei centri sociali ??


http://www.ilgiornale.it/news/milano/scombero-centro-sociale-guerriglia-urbana-milano-muro-fuoco-919683.html


Sgombero del centro sociale, è guerriglia urbana a Milano: muro di fuoco contro gli agenti

Blitz delle forze dell'ordine per sgomberare lo Zam: incendiata una parricata. Gli antagonisti contro Pisapia: "In campagna elettorale ci aveva fatto ben altre promesse"

 Mer, 22/05/2013 - 14:23

Barricate incendiate, scontri con le forze dell'ordine e lancio di fumogeni: lo sgombero del centro sociale Zam di Milano si trasforma in una vera e propria guerriglia urbana.

 

Nato un paio di anni fa in un palazzo abbandonato alla periferia sud del capoluogo lombardo, lo Zam di facciata organizzava incontri, dibattiti e concerti, ma nelle retrovie ospitava numerosi dissidenti che erano stati denunciati per i violenti scontri avvenuti in Val di Susa nell’estate del 2011.

All’inizio di via Olgiati è stato appeso uno striscione "Da grandi poteri derivano grandi responsabilità". In mezzo le fiamme: da una parte le forze dell'ordine, dall'altra gli antagonisti. Un incendio si è sprigionato dal centro di via Olgiati dove questa mattina polizia e carabinieri, in assetto antisommossa, sono intervenuti per sgombare il centro sociale Zam (Zona autonoma Milano). Per impedire alle camionette di arrivare al cancello sono stati dati alle fiamme tavoli, sedie e inferriate che erano stati piazzati in strada. Parte di questi oggetti sono subito andati a fuoco. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco per spegnere l’incendio. Mentre all’interno del centro sociale decine di giovani continuavano a occupare lo stabile, all’esterno un altro gruppo protestava contro il blitz delle forze dell'ordine. Due antagonisti sono saliti sul tetto dell’edificio per poi scendere accompagnati dall’avvocato Mirko Mazzali, consigliere comunale di Sel e presidente della commissione Sicurezza a Palazzo.


http://www.liberoquotidiano.it/news/1247126/Sgombero-del-centro-sociale-Zam-scontri-con-la-polizia--Video.html

Sgombero del centro sociale Zam, scontri con la polizia / Video

Durante il blitz sono stati lanciati oggetti, bottiglie e vernice. Incendiate le barricate

22/05/2013

Milano, sgombero centro sociale scontri con la polizia / VIDEO

Lo sgombero dello Zam

E’ iniziato questa mattina lo sgombero del centro sociale Zam in via Olgiati, alla periferia di Milano. Durante il blitz (il video sul sito milanoinmovimento.com) due giovani sono saliti sul tetto dell’edificio per difendere il centro sociale da loro occupato due anni fa. Questa mattina all’arrivo delle camionette i no global hanno posizionato per strada quattro file di barricate da cui è partito un lancio di bottiglie con vernice e oggetti. Gli agenti hanno dovuto utilizzare una ruspa per farsi strada fra i detriti.

Prima che gli agenti riuscissero ad arrivare all’entrata dell’edificio alcune barricate hanno preso fuoco e sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco per spegnere le fiamme. Sul posto è intervenuto il consigliere comunale Mirco Massali, presidente della Commissione Sicurezza che si sta informando sulla vicenda. Sul posto sono intervenuti anche decine di uomini fra Polizia e Carabinieri in assetto antisommossa.


http://www.ilgiornale.it/news/milano/milano-ferro-e-fuoco-killer-molotov-no-global-919719.html

Milano a ferro e fuoco: killer, molotov, no global

Le periferie scoppiano, il centro storico è in mano a bande di ladri e i centri sociali incendiano le barricate per fermare la polizia

 Mer, 22/05/2013 - 15:00

Un tempo era la Milano da bere, adesso è un far west che gronda sangue. Un giorno unclandestino ghanese si sveglia all'alba e va in giro per il quartiere di Niguarda ad ammazzare la gente col piccone.


Sgombero del centro sociale ZAM di via Olgiati

Un altro una banda di malviventi prende d'assalto il quadrilatero della moda, in pieno giorno, ed espugna il negozio di Franck Muller con mazze da baseball e molotov. Un altro ancora dissidenti e no global si oppongono allo sgombero di un centro socialedando alle fiamme una barricata fatta di sedie, tavoli e mobili. Questa è la Milano oscar del Viminale per insicurezza e crimini commessi. Questa è la Milano dopo due anni di Giuliano Pisapia a Palazzo Marino.

Le immagini che arrivano da via Olgiati, dove gli antagonisti difendono con le fiamme e i lacrimogeni un palazzo occupato, sono le classiche scene da guerriglia urbana. In mezzo ai no global incappucciati di rosso ci sono anche i manifestanti No Tav che la scorsa estate hanno messo a ferro e fuoco la Val Susa per protestare contro la costruzione dell'alta velocità Torino-Lione. Nel frattempo in via Cusani, nel pieno centro storico del capoluogo lombardo, un imprenditore di 47 è stato scippato con la tecnica della "botta sullo specchietto": non appena ha messo fuori l’avambraccio per aggiustarlo, si è visto strappare un bracciale d'oro e un orologio Patek Philippe del valore di circa 20mila euro. Poche ore prima, in via Padova, due anziani venivano presi in ostaggio da una banda di malviventi che a suon di botte e soprusi gli hanno rubato 10mila euro in contanti. Soldi che la coppia teneva nascosti in una cassetta di sicurezza di metallo, i risparmi con cui i due, probabilmente, tiravano a campare. Sono questi i frame di una tranquilla giornata di violenza milanese. In molti, ormai, stanno imparando a farci l'abitudine: i titoli di cronaca nera dipingono quella che un tempo era conosciuta come il tempio del made in Italy e del lusso come una metropoli insicura. Le periferie nelle mani di rapitori e folli assassini, il centro nelle mani di malviventi.

"Ci sono temi su cui la politica giustamente si divide - ha commentato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni in una intervista a Repubblica - altri che ci impongono di dimostrare la volontà di trovare soluzioni. La sicurezza è uno di questi". Dopo la brutale mattanza di Mada Kabobo, che ha lasciato a terra tre cadaveri, è intervenuto il Viminale. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha coordinato un tavolo per affrontare l'emergenza sicurezza a Milano e ha deciso di inviare 140 agenti permanenti a presidiare le vie del capoluogo lombardo. Eppure, nonostante l'escalation di violenza, Pisapia continua a rifiutarsi di chiamare l'esercito a difendere i milanesi: "I cittadini devono essere liberi dalla paura". Appena arrivato a Palazzo Marino il neo sindaco ha subito cacciato l'esercito che Letizia Moratti aveva fatto arrivare con l'operazione "Strade sicure". Adesso la città raccoglie i frutti di questa politica buonista. Non a caso a "recuperare" i due no glabal, che dopo aver incendiato la barricata costruita davanti allo Zam sono saliti sul tetto del centro sociale, si è scapicollato il loro avvocato Mirko Mazzali, consigliere comunale di Sel nonché presidente della commissione Sicurezza a Palazzo Marino. Scesi tra gli applausi e gli abbracci dei "compagni di lotta", i due se la sono presa con Pisapia: "Adesso ci deve spiegare che cosa è successo oggi con l’ennesimo sgombero dopo che in campagna elettorale aveva fatto ben altre promesse".

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