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Condivido quanto richiesto da Giuseppe Favini. E che dire della grande quantità di alberature abbattute ultimamente ? Per "sbaglio", come i platani di v. Sammartini (e per cui ho fatto una richiesta di accesso agli atti e a cui non mi è stata data ancora nessuna risposta); per attacchi di parassiti (e perciò abbattute anche piante sane a scopo "precauzionale); per carie; per l'EXPO' (l'oasi della Darsena tra queste); perchè "malate": es. in P.zza Beccaria, in Corso Sempione, in Viale Abruzzi, in zona Stuparich-Lotto (qui ben 15 piante )... o per decadimento in seguito a muffe ,funghi e conseguente morte .Da Gennaio ad oggi più di un centinaio di alberature a largo fusto e di vario genere tra cui: Sophore, Pioppi, Cedri, Ligustri, Salici, Liquidambar, Albizie, Magnolie, Prunus, Catalpe, Olmi, Gladitsie, Ailanti, Celtis,Querce, Aceri e Platani. Oggi sappiamo che la causa del deperimento e la morte delle alberature è causata spesso dalle potature malfatte ,se non da devastanti capitozzature. Il controllo dell'agronomo insomma arriva, in questi casi, a danno perciò fatto, quando l'albero è ormai classificato in classe D, e non prima purtroppo. Perchè non investire nella prevenzione? Avremmo tutti da guadagnarci, alberature comprese, in ogni senso. E le nuove piantumazioni rappresenterebbero un arricchimento del nostro patrimonio arboreo, e non un rimpiazzamento a rischio.
Ricordo che ai tempi di Albertini-ammazza-giardini, per aumentare la quantità del verde urbano ,oltre agli alberelli nuovi, venivano messi in conto anche le aiuole, il verde cimiteriale, quello degli spartitraffico e la bassa vegetazione. Spero che oggi non sia ancora così, a parte gli alberelli, sempre facenti parte del sopraddetto verde, piantumati in sostituzionedi quelli abbattuti ma spesso, rinsecchiti dopo poco tempo.
Questo il link del Comune che informa sui prossimi abbattimenti:
Comune di Milano: controllo stabilità alberature.
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