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Inviato da avatar Rocco Caruso il 16-04-2013 alle 22:30

Caro Paolo

non ci conosciamo, ma mi permetto di darti del tu.

Mi ero ripromesso di non intervenire più sul tema San Giusto, ma ho due figli che hanno la fortuna di frequentarla e mi sembra di fare un torto ai futuri cittadini della zona 7 di Milano non difendendola fino all'ultimo minuto.

Io vivo in questa sin dalla nascita e la conosco bene.

Per un progetto di "integrazione" (simile a quello proposto dalla consigliere Quartieri e dalla vicesindanco Guida) ho frequentato, non la vicina scuola di via Don Gnocchi, ma la scuola elementare di via Fleming, poi dismessa. Il progetto di "integrazione" non ha funzionato per niente!

In questa scuola insegnavano diverse maestre, ricordo ancora i loro nomi, Pandurò, Foschi, Mercurio, Giustino e Paciotti, ognuna con un metodo didattico diverso dall'altra.
Alcune adottavano un metodo severo, altre facevano marciare in palestra noi bambini in stile balilla (guarda che non scherzo).
La maestra Paciotti (la cui classe era frequentata da mia sorella) era apprezzata per seguire un metodo didattico molto innovativo, per gli anni '70, arte, modellazione, cinema e gite a cui io ero solito aggregarmi, potendo apprezzare la sua qualità di insegnamento.  

E veniamo ai giorni nostri. Tu ci parli di scuola statale di qualità, ma tralasci di farci qualche esempio. Io ne conosco, in modo approssimativo, una molto valida, la Rinnovata, per brevi e fugaci visite.

Conosco meglio le scuole primarie statali vicine alla Civica San Giusto, conosco la primaria privata "International school of Milan" e solo approssimativamente la scuola privata araba e posso affermare, senza alcun imbarazzo, che nessuna raggiunge gli standard della San Giusto.

Il motivo dovresti conoscerlo perché hai partecipato ai tantissimi tavoli di lavoro tra funzionari del Comune da un lato, docenti della Civica e rappresentanti dei genitori dall'altro. Tavoli in cui avreste dovuto presentare un progetto serio di transizione allo Stato. 

Oltre alle qualità individuali delle singole maestre, ciò che rende unica questa scuola è il metodo didattico adottato, fatto di continui stimoli e dal sistema interdisciplinare sviluppato in collaborazione con docenti specialisti di motoria, musica, informatica che nessun altra scuola ha e che l'assessore indica come costo, ma che in realtà, in quanto docenti "perdenti ore", rappresentano una risorsa gratuita per la Scuola Civica.

Per fare esempi concreti, gli alunni della Civica San Giusto, praticano due sport all'anno, in II e in III danzano balli popopolari folcloristici, cantano sin dalla prima in inglese, in IV fanno teatro in inglese, in V judo con un maestro 8° Dan, studiano matematica usando Linux/Ubuntu, Scienze nel laboratorio di robotica e nell'orto della scuola. Oltre agli elementi che ti ho indicato parlandoti della maestra Paciotti.
E se qualcuno dice che studiano poco, la risposta la troviamo nei risultati, sempre sopra la media lombarda e italiana, ai test Invalsi e nella dispersione scolastica pari a zero degli ex alunni.

Passando alla politica e al paragone con l'Unione Sovietica, non ti so dire che tipo di scelta state seguendo. Ti posso dire che una certa mano pesante nel censurare i messaggi dei genitori sulla pagina Facebook del sindaco Pisapia non mi è piaciuta, tanto più che venivano cancellati i messaggi che ricordavano al sindaco la promessa elettorale "di rilanciare le scuole civiche". Come non mi è piaciuta la totale mancanza di collaborazione da parte vostra.

Posso aggiungere che è comprensibile una certa veemenza nell'opposizione.
Al PDL per aver dato i natali a questa scuola e alla Lega per vedere in questa scuola un esempio efficiente di federalismo fiscale.

E forse, è in queste tre ultime righe, il vero motivo per cui vi affrettate a chiuderla, con la banale scusa di sanare il buco da 437 milioni di euro.

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