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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 30-01-2013 alle 22:20

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_gennaio_30/mercato-benedetto-marcello-doria-spostamento-raccolta-firme-2113773083546.shtml

Il caso

Mercato, trincea in viale Doria
«Mille firme contro il trasloco»

Tre comitati uniti contro il trasloco delle bancarelle da via Benedetto Marcello

Il mercato di via Benedetto Marcello (Fotogramma)Il mercato di via Benedetto Marcello (Fotogramma)







MILANO - Tre comitati uniti contro il trasloco del mercato di via Benedetto Marcello in viale Andrea Doria. Ma contro la delibera di zona 3, che ha indicato il viale come nuova sede delle bancarelle, alza le barricate anche la capogruppo del Pd a Palazzo Marino, Carmela Rozza: «Non esiste alcuna possibilità di spostamento del mercato. Gli spostamenti avvengono per delibera del Consiglio comunale. Che sia impossibile questo trasloco lo diciamo da sempre». In viale Andrea Doria i cittadini rimangono in trincea. Raccolgono firme (1.117 sono state raccolte negli ultimi giorni) e documenti. Anche storici. Dagli archivi del Comune, poi, salta fuori uno studio che nel 1998 fu commissionato per verificare il trasloco sotto il profilo della sicurezza. I tecnici, allora, conclusero che non si poteva procedere: lungo l'intero asse di viale Andrea Doria insistono le uscite di sicurezza delle linee 1 e 2 del metrò e di altre infrastrutture. Impensabile piazzare bancarelle sopra quelle grate, per due giorni alla settimana.

«In fondo al viale Doria quasi al confine con piazzale Loreto c'è anche un importante monumento della Resistenza - ricorda Fabio Carniol -. Le bancarelle porterebbero quindi degrado in un luogo storico ed è un altro motivo per cui si oppone al trasferimento anche l'Associazione Partigiani». Residenti, commercianti, albergatori alzano il tiro: chiedono, infatti, che si avvii la riqualificazione del viale, promessa sin dai tempi dei lavori di scavo per la metropolitana. Nessuno s'illude che possa ritornare agli antichi splendori. Gli alberi ad alto fusto che lo abbellivano oggi non troverebbero sufficiente spazio per le radici sotto terra. «Ma molto si può fare comunque - aggiunge Carniol -, perché torni ad essere un biglietto da visita della città per chi arriva in piazzale Loreto o alla Stazione Centrale». La riqualificazione è attesa dagli anni Settanta. Ma c'è di più.

I cittadini hanno rispolverato carte dimenticate, come quelle che vincolarono alcune stazioni della metropolitana: Caiazzo (sulla linea verde), insieme a quella di Amendola (linea rossa), costruite negli anni 60, furono messe sotto protezione dalla Soprintendenza come «fermate museo»: non si tocca nulla senza permesso. Tutti gli interventi di manutenzione devono essere concordati con la Soprintendenza, scrisse Alberto Artioli, il soprintendente di Milano ai Beni culturali. Il vincolo fu ovviamente notificato al Comune.

L'idea del metrò nacque nel lontano 1927. I cantieri aprirono trent'anni dopo. Nel 1962 Mm affidò il progetto delle nuove stazioni a Franco Albini (1905-1977), Franca Helg (1920-1989) e Antonio Piva. Il grafico olandese Bob Noorda firmò la segnaletica. «È una tappa fondamentale della cultura di Milano», sottolineò dunque Artioli. Ed erano stati proprio Piva e Noorda a presentare l'istanza per «il riconoscimento dell'importante carattere artistico» delle due linee metropolitane nel 2006. Da Benedetto Marcello, però, Rita Cosenza, consigliere zona 3 (Nuovo Polo) incalza: «Ci vuole una giunta che abbia il coraggio di prendere una decisione definitiva. La Soprintendenza autorizzò un parcheggio interrato in Benedetto Marcello solo perché era un modo per far rispettare un vincolo ambientale esistente».

Paola D'Amico 30 gennaio 2013 | 15:43

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