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Si inserisce la Lettera aperta agli Amici della Cascina Linterno di Roberto Gariboldi (Il Rile, dicembre 2012 - qui sotto), a cui è seguita la replica di ACL (Il Rile gennaio 2013 - in allegato). MAR


LETTERA APERTA AGLI AMICI DELLA CASCINA LINTERNO

Per alcuni anni ho collaborato con la vostra Associazione e di questo sono orgoglioso, ho avuto occasione di conoscere persone entusiaste e disinteressate, interamente dedite ad una precisa causa senza alcun interesse personale, da parte mia non ho mai mancato di dare il meglio, mettendomi sempre a disposizione senza risparmio e, naturalmente, sempre gratuitamente.
Poi qualcosa si è guastato nel meccanismo, per divergenze su alcuni aspetti circa la presenza che deve avere la figura di Petrarca in Cascina, si è verificata una spaccatura che perdura ancora oggi e che danneggia la posizione e l’immagine della Cascina stessa.
Abbiamo tutti una certa età, penso di parlare con persone ragionevoli, che non si facciano condizionare da rancori o da spirito di vendetta, la cultura deve assolutamente passare sopra queste cose meschine, la cultura richiede sempre la capacità di andare oltre gli interessi personali, mirando al fine comune che ci si ripromette.
Sprecare intelligenze è un lusso che non ci si può permettere, la vostra Associazione, nel tempo, ha avuto una certa “fuga di cervelli” che sono confluiti in buona parte nella nostra Associazione, il CSA, questa situazione è assurda, non ci si può combattere per raggiungere il medesimo fine, che è la valorizzazione della Cascina Linterno, a suo tempo faremo regolare richiesta all’Amministrazione Comunale per avere uno spazio nella Cascina, la possibile nostra presenza in quel luogo è pienamente giustificata dal fatto appena accennato: alcuni di noi hanno lavorato per anni con voi e hanno contribuito nel tempo al vostro buon nome, è giunta l’ora che anche al CSA venga riconosciuto lo spazio che merita.
La Linterno ha molti nemici che la vorrebbero distrutta o finalizzata ad altri usi, diversi da quelli che pensiamo noi tutti, questa divisione fa gioco ai nostri nemici, che sono comuni, che sono dei lupi che amano travestirsi da agnelli.
Purtroppo, e ci riesce veramente difficile capirlo, sembra che sia la presenza di Francesco Petrarca a costituire l’ostacolo maggiore per la sopravvivenza della Linterno, come mai questo Patrimonio dell’Umanità che è questo immenso poeta universalmente conosciuto, non è gradito ed è visto con sospetto e se ne parla ad intermittenza e possibilmente sottovoce? Tutte le città del mondo farebbero a gara per avere una Linterno nel proprio territorio e noi stiamo a discutere di lana caprina? Che vergogna!
Non può bastare la mancanza di una certezza documentaria ( che per noi è decisamente superata) a giustificare questa freddezza che suscita sospetti di altre, e certamente non piacevoli, intenzioni, Petrarca è ineludibile per la vita e la storia di questa struttura, non si tratta di quattro vecchi mattoni destinati solo ad uso agricolo (cosa nobile e comunque da ricordare), il circondario di Milano ne ha a centinaia, anche di più belli, la Linterno deve la sua esistenza solo ed esclusivamente a Petrarca ed è per questa ragione che insistiamo in questa lotta, che è una lotta per la salvaguardia della nostra storia cittadina e universale.
Mi metto in gioco in prima persona e vi chiedo ufficialmente di chiudere questa vertenza e unire le vostre forze con il CSA, ciascuno nel rispetto della propria autonomia e del proprio carisma, non è pensabile che ci debba essere per forza una sola presenza in Cascina, fra persone intelligenti è possibile trovare un modus vivendi che può diventare il motore che lancerebbe la Cascina come un polo culturale milanese di primo piano, le nostre apparenti divisioni possono diventare una forza travolgente e di sicuro non sono di ostacolo allo sviluppo della Cascina.
Non rifiutate questa proposta, sarebbe un atto sciocco e decisamente anticulturale, le nostre intelligenze unite non possono che vincere, disuniti ci sarà sempre confusione ed equivoci destinati a confondere i cittadini, che sono i destinatari del nostro impegno culturale.
Petrarca e l’aspetto agricolo non sono progetti contrastanti, sono invece complementari e possono convivere senza alcun problema all’interno del progetto comune che siamo in grado di elaborare, Milano aspetta questo nostro comune lavoro, restare ancora divisi sarebbe una follia antistorica e noi come CSA non vogliamo assumercene la responsabilità.
Amici della Cascina, ci affidiamo al vostro senso di responsabilità e vi chiediamo di aderire a questa nostra sincera proposta di lavoro, noi chiediamo solo di poterlo fare assieme con un comune progetto, rifiutare chi tende una mano franca ed amichevole sarebbe veramente disdicevole.
Ci aspettiamo un contatto serio e propositivo, da parte nostra siamo pronti al comune lavoro sempre, come già detto, nel reciproco rispetto e con uno spirito di sincera disponibilità non succube, pronti a partire con un progetto comune che sicuramente vedrà la figura di Francesco Petrarca viaggiare assieme al progetto agricolo senza alcun problema e contrasto.
In un progetto culturale non ci sono primi o secondi oppure proprietà esclusive, quando si lavora per la cultura si lavora per rendere il mondo più bello e più ricco, sprecare questa comunione d’intenti grida vendetta, non possiamo davanti ai cittadini della zona e della città tutta, vedere come due associazioni si guardino in cagnesco per questioni che è difficile capire tanto sono simili le posizioni, noi questa figura non la vogliamo fare. E voi?
Aspetto con ansia una vostra risposta, conto sulla vostra disponibilità e sul comune amore verso la Cascina Linterno alla quale tutti, Amici della Cascina Linterno e CSA (sarebbe profondamente disonesto non riconoscerlo), hanno dedicato tanti anni della loro vita con onestà e senza alcun risparmio.

ROBERTO GARIBOLDI