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Signor Mazzilli,

c'è un problema di fondo: vi hanno raccontato che è il Sindaco a doversi occupare di sicurezza e ordine pubblico. Ma NON è così. Esiste un Questore, esiste un Prefetto: ci sono competenze che vanno rispettate, altrimenti si rischia di armare i vigili urbani e di mandarli in giro come fossero poliziotti, salvo poi trovarsi un poveraccio stecchito da un colpo di pistola esploso da distanza ravvicinata proprio da un vigile che si crede uno sceriffo.

La sicurezza è un problema importante, ma non è un fai-da-te.

Non è il sindaco a decidere quante volanti di polizia girano per la città. Non il sindaco a organizzare i turni e a impostare i pattugliamenti. Ed è giusto così, perché la sicurezza per cui ha competenze l'assessore Granelli è quella che può garantire con la polizia locale.

Non è questione di fare gli scarica barile, anzi: il Sindaco siede spesso al tavolo con Prefetto e Questore perché porta la voce della città, le esigenze, le domande, le difficoltà.
Nessuno si tira indietro e il dialogo, il confronto e le valutazioni congiunte sono all'ordine del giorno.

Attenzione a seguire chi faceva il vicesindaco pensando di poter fare lo sceriffo.
Non si imposta la sicurezza di una città a compartimenti stagni, ognuno facendo in maniera autonoma percorsi solitari e fuori dalle proprie competenze. Rischiamo il caos o i surrogati.

Ci sono stati tagli alle forze dell'ordine e i nostri poliziotti non si trovano a lavorare in condizioni adeguate alle mansioni che devono svolgere, sono pochi e spesso senza auto o senza attrezzature. E questo non è colpa del Sindaco.

E' normale che ci si rivolga al Sindaco e forse è anche corretto far emergere problemi e portarli alla sua attenzione: ma il Sindaco non può fare tutto, a lui è chiesto di portare le istanze dei cittadini sui tavoli di competenza.

Anna