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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 21-09-2012 alle 17:01

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Sociale

Beni confiscati alle mafie
Utilizzati anche per chi è in difficoltà

Milano, 21 settembre 2012 – I beni confiscati alle mafie sul territorio del Comune di Milano saranno destinati anche ad accogliere persone sole o nuclei familiari con grave difficoltà, giovani coppie economicamente disagiate e ragazze madri richiedenti asilo politico. Lo ha deciso oggi la Giunta di Palazzo Marino, che ha specificato le finalità d’uso di 16 unità immobiliari (14 immobili e 2 pertinenze) che appartenevano alla criminalità organizzata per un valore stimato di 1,5 milioni di euro. Si tratta di un magazzino, un negozio con annessi laboratorio e cantina, sei box e sei appartamenti. Questi beni dalla prossima settimana saranno oggetto di una selezione pubblica per l’assegnazione, in concessione d’uso gratuito, ad enti e associazioni che dovranno presentare progetti rispondenti alle finalità indicate.

“La lotta per la legalità per noi vuol dire affrontare le questioni sociali, per questo tra le finalità abbiamo anche indicato  l’accoglienza di persone sole o nuclei  familiari in difficoltà, restituendo ad un uso pubblico e ad un bisogno sempre più presente, luoghi che prima appartenevano alla criminalità organizzata”, spiega l’assessore alla Politiche sociali Pierfrancesco Majorino.

Alcune di queste sedici unità immobiliari sono interessate da ipoteca. L’Amministrazione comunale provvederà ad estinguere i debiti residui e a pagare  le spese annuali di gestione ordinaria. I beni assegnati dal Comune fino ad oggi sono complessivamente 130 unità immobiliari (103 immobili e 27 pertinenze).

Sempre oggi l’assessore Majorino ha presentato in Giunta il programma del primo “Festival dei beni confiscati alle mafie” che si terrà dal 9 all’11 novembre. Tre giorni che verranno dedicati ai beni confiscati e più in generale alla cultura della legalità con mostre, film e attività rivolte alle scuole e a tutta la cittadinanza. Un segnale importante che la città vuole dare in un anno di ricorrenze legate alla storia del nostro Paese e della lotta contro l’illegalità: il trentennale dalla morte di Pio La Torre e del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa; il trentennale dalla legge Rognoni-La Torre che ha introdotto il reato di associazione mafiosa e la confisca dei beni; il ventennale dalla morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di Francesca Morvillo e degli agenti delle loro scorte.

In allegato l’elenco dei 16 beni e delle loro destinazioni

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