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Inviato da avatar Simone Sellerio il 10-09-2012 alle 23:31

In via F.lli Zoia 72 esiste un giardino pubblico recintato, un'area verde di tutti (fino a prova contraria) il cui accesso è di fatto interdetto a causa di un grosso legaccio nero che chiude il cancelletto di ingresso impedendone l'apertura -vedi allegato-

Qualche settimana fa, armato di forbici, ho rimosso i "sigilli" ma ora sono di nuovo presenti. Il tempo passa in fretta e se non si interviene un giorno quel piccolo parchetto pubblico diventerà giardino privato delle abitazioni adiacenti.

Un ennesimo torto alla collettività, ricordando come quelle abitazioni fanno parte "dell'edificio angolare in via F.lli Zoia 72, unico ed esclusivo poiche' dai documenti raccolti insieme a Renato Bosoni con l'apporto di Sergio Corada (ricavati alla Bibblioteca Braidense soprattutto dagli studi ottocenteschi di Giulini e Fumagalli) questo edificio si puo' datare presumibilmente a prima dell'anno 1000 (vedasi l'arcata romanica originale) ed e' emblema e origine del toponimo 'Quarto Cagnino' dal latino 'Quartum Castrum'" ora sventrato senza rispetto per la storia e la cultura di tutti noi. (http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getintervento&id=507).

L'invito è quello di aprire il cancelletto e vivere quel piccolo angolo di verde, che è di tutti noi.

http://www.partecipami.it/infodiscs/getfile/3120
http://www.partecipami.it/infodiscs/getfile/3122

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