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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 13-04-2011 alle 16:35

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/11_aprile_13/lista-verdi-190430493478.shtml

Capolista dei Verdi Ecologisti Enrico fedrighini

Comunali, i Verdi con Pisapia «Non siamo legati ai petrolieri»

No al nucleare, «cura del sole e delle due ruote» per una città «a emissioni zero». Distanti dal cartello Croci

MILANO - Anche i Verdi scendono in campo per sostenere con la loro lista ambientalista la corsa di Giuliano Pisapia e subito prendono le distanze dal cartello ecologista dell'ex assessore Edoardo Croci, che invece correrà al fianco del centrodestra e di Letizia Moratti. «Noi siamo l'unica lista ecologista a Milano che non ha nessun legame con famiglie di petrolieri. È una questione di coerenza», ha affermato Enrico Fedrighini, il capolista dei «Verdi Ecologisti per Milano», che appoggiano Giuliano Pisapia come «sindaco del cambiamento», rivendicando la propria identità ambientalista sulle altre compagini «eco», in corsa alle comunali.

MILANO A EMISSIONI ZERO - «Verso una Milano a emissioni zero»: questa la parola d'ordine della lista, che propone tra le altre cose la «cura del sole»: coprire i 700mila metri quadrati di superficie dei tetti delle scuole pubbliche di Milano di pannelli solari; la «cura delle due ruote», con la realizzazione di parcheggi di interscambio per le biciclette, sull'esempio dell'Olanda; di convertire al biologico i menù delle mense scolastiche. «Io sono l'unico dinosauro di questa lista», ha sorriso Fedrighini, storico esponente dei Verdi, «in una lista che inorgoglisce: abbiamo cittadini, donne e uomini senza tessere, che per la prima volta hanno deciso di impegnarsi per la città». Così, accanto a «figure storiche dell’ambientalismo milanese c’è una nuova linfa importante, persone che vorremmo entrassero nel palazzo a condizionare le scelte che questa amministrazione deve fare. Gli altri candidati sono infatti in gran parte cittadini e rappresentanti di associazioni che si sono impegnati a fianco del comitato referendario «Milano Sì Muove» per raccogliere le firme sui cinque quesiti ambientali. «La lista Verdi Ecologisti si presenta per cambiare Milano - ha spiegato il capolista in piazza Scala, in sella a una bici con gli altri candidati - e renderla più vicina a quelle città d’Europa in cui i verdi governano da tempo con risultati pratici molto utili per la qualità della vita, la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini. Questa città deve voltare pagina: troppe promesse, troppe parole e nulla di fatto. Siamo per la rivoluzione delle cose normali e la sintesi del nostro programma è nei cinque referendum per l’ambiente che abbiamo promosso».

I REFERENDUM - Il programma dei Verdi sposa infatti pienamente i contenuti dei cinque referendum cittadini per l'ambiente che si terranno il 12 e 13 giugno e fa propria, fin nello slogan contenuto nel simbolo, la storica battaglia contro l'energia nucleare. Soddisfatti per l’indizione dei 5 referendum a giugno: «L’ideale - ha rimarcato Fedrighini - sarebbe stato accorparli con le amministrative, ma va benissimo. È un evento storico che si tengano 5 referendum cittadini accorpati a una consultazione nazionale e soprattutto è la prima volta che non si votano referendum cittadini su una questione specifica: si tratta di una visione di città complessiva su cui si chiede ai cittadini di dare un indirizzo». Anche il candidato sindaco del centrosinistra ha confermato il suo sì a favore dei referendum contro il nucleare e la privatizzazione dell'acqua e il sì ai cinque quesiti sull'ambiente di Milano, per i quali anche la Moratti ha assicurato il proprio voto a favore. «Meglio tardi che mai - ha incalzato Pisapia - il sì della Moratti ai cinque referendum è la dimostrazione del fallimento dei 5 anni della sua Giunta, perchè significa che abbiamo ragione noi a chiedere interventi strutturali per l'aria pulita e il decongestionamento del traffico. La sua, per usare un espressione giuridica, è una confessione extragiudiziale di fallimento».

IL NUCLEARE - Pisapia ha poi sottolineato la duplice «contraddizione» del suo avversario Letizia Moratti, che annuncia il suo voto favorevole al referendum per fermare il nucleare, in contrasto sia con il centrodestra - che ha voluto la legge per il ritorno dell'energia atomica in Italia - sia con le strategie industriali di A2A, la multiutility di cui il Comune di Milano è azionista.
«Uno degli impegni precisi su cui noi abbiamo già avviato una raccolta di firme è l’immediato disimpegno di A2a da ogni partnership societaria o legame azionario con società che hanno a che fare con il nucleare, per la precisione con Edf, che ha la missione di importare in Italia i reattori di terza generazione che la Francia non vuole più». «Il sindaco Letizia Moratti che vota sì al referendum contro il nucleare - ha osservato Pisapia - dimostra la sua contraddizione con lo schieramento che la sostiene e che ha approvato quella legge duramente osteggiata da tutto il centrosinistra. Ma dimostra una contraddizione anche con la politica di Milano, visto che in questi cinque anni il sindaco non ha mai dato a A2A l'indicazione di un cambio di strategia dal nucleare alle fonti rinnovabili».

MILANO A MISURA DI BAMBINO - «Vogliamo fare di Milano - ha concluso Pisapia - una città a misura di bambino dove l'aria sarà veramente pulita, sia dal punto di vista di quella che respiriamo ogni giorno, sia dal punto di vista dell'aria dei Palazzi che sarà all'insegna della trasparenza e delle partecipazione».

Redazione online
13 aprile 2011

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