Rispondi a:

Inviato da avatar Antonella Loconsolo il 23-07-2012 alle 15:37

Sono assolutamente d'accordo nell'agire in questa direzione: nella scorsa amministazione ho seguito il lavoro di Ines Patrizia Quartieri in questa direzione.

Quando ha combattuto questa battaglia:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_febbraio_24/nino-lucacartellone-ose-scuola-milano-19088804311.shtml

si è sentita dare della oscurantista, le battutine bipartisan si sono sprecate.

Eppure una città non può dirsi civile se sui suoi muri la donna è usata per vendere ogni e qualsiasi prodotto. In quest'epoca di violenza sulle donne, occorre ritrovare la capacità di costringere la società ad avere rispetto delle donne.

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta