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Qui rischio di andare OT.
Mi limito quindi a dire che io credo nelle persone.
Credo nei nostri valori sociali e culturali.
Credo che in quanto uomini sappiamo distinguere con buon senso ciò che è bene per la collettività e ciò che è male (se non ne fossimo in grado saremmo animali).
L'idea che esistano degli eletti in grado di decidere cosa è giusto o sbagliato fare e rilasciare autorizzazioni per grazia divina è avvilente.
Ognuno di noi ha l'istinto di sopravvivenza, il buonsenso civico e il gusto del bello.
Noi italiani ci dimentichiamo di esercitare gli ultimi due e ragioniamo solo a livello di tornaconto personale.
Non sarò io a decidere ciò che è giusto o sbagliato, nè lei nè nessun altro può farlo, perché la giustezza non deriva da una decisione ma è un dato tangibile di cui bisogna solo prendere atto con sincerità.
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