Marilisa D'Amico
A cosa mi candido
Consigliere Comunale
Sito personale
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Liste elettorali
Partito Democratico Pisapia SindacoPerché mi candido
Ho deciso di candidarmi al Consiglio comunale perché amo Milano e voglio impegnarmi per cambiarla, in meglio. Non sono qui per mangiare fette di torta o per posti di potere. Ho sempre creduto nell’utilità sociale e civica della mia professione di avvocato e professore di Diritto costituzionale. Ho caratterizzato il mio impegno sociale e politico per l’emancipazione delle donne, con la difesa dei diritti delle persone e della nostra Costituzione che tali Diritti protegge e salvaguarda. Ora ho deciso di mettere la mia passione e le mie conoscenze a disposizione della città e di chi la vive ogni giorno: cittadini, lavoratori, mamme, padri. anziani e bambini. C’è la necessità di ridare vita e ossigeno alle tante piazze e ai diversi quartieri che animano questa città.
Credo fortemente nell’importanza delle relazioni sociali all’interno di uno spazio e non solo come insieme di edifici. Credo in uno spazio urbano come luogo della realizzazione del progetto di vita di ciascuno nel rispetto di quello di tutti gli altri. Credo che amministrare una città significhi adoperarsi affinché il maggior numero possibile di ostacoli siano rimossi alla realizzazione delle aspirazioni e del progetto di ciascuno. Consapevoli che la nostra sicurezza, la sicurezza di ciascuno di noi, dipende soprattutto dalla capacità di saper guardare, ascoltare e dare risposte alle difficoltà di ciascuno dei suoi cittadini affinché, potendo realizzare il proprio progetto di vita, ognuno si senta in armonia con la comunità urbana in cui vive.
Abbiamo il dovere e la necessità di rendere Milano una città aperta, sicura e accogliente, di restituirla alla sua vocazione Europea e mondiale in cui l’innovazione giochi un ruolo primario per avere la forza di tornare a guardare insieme verso il futuro.
Il mio vero obiettivo è quello di lavorare per il bene di Milano. Viviamo in una città straordinaria, piena di grandi eccellenze, che la politica ha il dovere di mettere in rete. Oggi invece ci troviamo a fare i conti con una città ingabbiata da una classe politica inadeguata. Per questo dobbiamo cambiare. Per cambiare, abbiamo bisogno di una politica che riconquisti il senso del tempo, tempo che dobbiamo mettere in mano alle nuove generazioni.
Da questa considerazione parte il mio impegno per cambiare Milano, mi auguro, con il contributo di tutti Voi.
Altre informazioni
La mia prima battaglia, vinta, è stata quella di diventare professore di Diritto costituzionale, in un ambiente prevalentemente di uomini, dopo aver avuto una figlia.
Ho difeso e difendo ancora oggi il mio Diritto ad essere mamma e lavoratrice nello stesso tempo, e per questo ho voluto impegnarmi per difendere i diritti delle donne.
Come avvocato ho difeso e vinto la battaglia contro il tentativo di Formigoni di cambiare la legge 194/1978 sull’interruzione volontaria di gravidanza; ho vinto la questione sulla Legge 40/2004 sulla procreazione assistita davanti alla Corte costituzionale, facendo cambiare la legge; ho anche difeso, di nuovo davanti alla Corte, il matrimonio omosessuale; ho impugnato la Giunta Formigoni, che non rispetta il principio della democrazia paritaria.
Negli ultimi tempi ho dedicato molto impegno al problema del degrado dell’immagine femminile, scrivendo per il Comitato Immagine differente un disegno di legge contro la pubblicità e la comunicazione sessista.
Con tante donne, ho indossato la sciarpa bianca nelle manifestazioni del 29 gennaio e del 13 febbraio e quella viola lo scorso 12 marzo per difendere la Costituzione.