Corvetto, gli attori locali e la rigenerazione urbana: Siamo gentrificatori?

La Rete del Laboratorio di Quartiere di Via Mompiani propone un incontro tra operatori, associazioni, imprenditori privati e sociali ed abitanti del quartiere, osservati ed affiancati da urbanisti, sociologi ed esperti.

Piazzale Corvetto è uno dei principali punti di accesso alla città di Milano, è un quartiere con una identità multipla e cangiante: il Quartiere Mazzini (edilizia popolare dei primi del secolo), edilizia privata del 2° dopoguerra, sviluppi immobiliari più recenti, laboratori artigianali, aree ex-industriali ed un grande parco pubblico. Multipli e cangianti siamo anche noi abitanti, tra immigrazione storica e recente, anziani e giovani, famiglie e singles, in cerca di costi ragionevoli, almeno fino a qualche anno fa.

L’attivismo civico si esprime in tante e varie realtà associative, che dialogano con imprenditori, commercianti ed artigiani.

Molti sono legati a vario titolo a bandi, agevolazioni e contributi erogati dalle grandi Fondazioni e dalla Amministrazione Comunale.

Corvetto è protagonista di giganteschi interventi urbanistici, pubblici e privati, come lo Scalo di Porta Romana e propaggini.

A fronte di queste grandi trasformazioni, dei conflitti da esse generati, descritti da un’ampia e recente pubblicistica, gli operatori che hanno a cuore il quartiere si interrogano e si confrontano su autonomia, progettualità e creatività, per difendere e valorizzare la molteplicità e accessibilità di un quartiere che è mondo, che è città

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