La forza di polizia (intervista con l'Autore)
Quando | Il 04 Luglio 2023 alle 18:00 |
Luogo | Circolo PD F.lli Cervi |
Indirizzo | Via Privata Benedetto Cacciatori, 12, 20153 Milano MI, Italia |
La forza di polizia serve a imporre l'osservanza della legge e a contenere la violenza sociale, ma è essa stessa violenza che va contenuta e canalizzata in funzione del progetto di società che s'intende affermare.
Milano città inclusiva. Non passa giorno in cui qualcosa non faccia traballare l’immagine di una città che, riprendendo lo storico motivo del "coer in man", ha puntato tutto sul connubio tra attrattività di capitali e turismo, da un lato, solidarietà e apertura alle diversità, dall’altra. È ciò che viene definito “modello Milano”.
Da tempo gli studi di sociologia e criminologia urbana rilevano come di pari passo con la creazione di città globali che si misurano e competono sull’attrattività dei capitali (e delle persone che spendono) si sia affermata la necessità di “ripulire” la città (o le sue zone migliori) dai problemi che ne limitano le potenzialità. La lotta al degrado e alle inciviltà è diventata così un pilastro delle politiche urbane fondato sulla “criminalizzazione del fastidio”: non è più solo il codice penale a fissare ciò che va represso e portato in un altrove lontano dalla vista; nuove leggi, regolamenti, ordinanze, ordini di allontanamento e daspo hanno sancito la legittimità di togliere di mezzo chi è percepito come fastidioso e non funzionale al bene della città.
Parlare e confrontarsi su ciò che fanno le polizie è essenziale: sono istituzioni che si trovano nel punto di incontro tra autorità e libertà e da come agiscono in concreto dipende la qualità della nostra democrazia. Per questo motivo, occorre andare a fondo nell’analisi delle situazioni e delle tendenze, evitando derive (tanto giustificazioniste/negazioniste quanto generalizzanti) che polarizzano i discorsi senza aprire percorsi di riforma urgenti e necessari.
Milano città inclusiva. Non passa giorno in cui qualcosa non faccia traballare l’immagine di una città che, riprendendo lo storico motivo del "coer in man", ha puntato tutto sul connubio tra attrattività di capitali e turismo, da un lato, solidarietà e apertura alle diversità, dall’altra. È ciò che viene definito “modello Milano”.
Da tempo gli studi di sociologia e criminologia urbana rilevano come di pari passo con la creazione di città globali che si misurano e competono sull’attrattività dei capitali (e delle persone che spendono) si sia affermata la necessità di “ripulire” la città (o le sue zone migliori) dai problemi che ne limitano le potenzialità. La lotta al degrado e alle inciviltà è diventata così un pilastro delle politiche urbane fondato sulla “criminalizzazione del fastidio”: non è più solo il codice penale a fissare ciò che va represso e portato in un altrove lontano dalla vista; nuove leggi, regolamenti, ordinanze, ordini di allontanamento e daspo hanno sancito la legittimità di togliere di mezzo chi è percepito come fastidioso e non funzionale al bene della città.
Parlare e confrontarsi su ciò che fanno le polizie è essenziale: sono istituzioni che si trovano nel punto di incontro tra autorità e libertà e da come agiscono in concreto dipende la qualità della nostra democrazia. Per questo motivo, occorre andare a fondo nell’analisi delle situazioni e delle tendenze, evitando derive (tanto giustificazioniste/negazioniste quanto generalizzanti) che polarizzano i discorsi senza aprire percorsi di riforma urgenti e necessari.
Martedì 4 luglio h 18,00 presentazione del libro di Roberto Cornelli intervistato da Lorenzo Zacchetti al circolo PD F.lli Cervi, via B. Cacciatori, 12- Milano
Qui un contributo di Roberto Cornelli a seguito dell'episodio di fermo di un mese fa a Milano di una donna transessuale
In allegato un estratto del suo libro, che è possibile acquistare online anche ebook
Chi organizza | Circolo PD F.lli Cervi |
Partecipanti | Roberto Cornelli criminologo professore dell'Università Bicocca, intervistato da Lorenzo Zacchetti giornalista. |
Commenti (0)