Gli effetti dell'automazione tra declino, trasformazione, liberazione dalla fatica ...

La macchine intelligenti, o quantomeno parecchio capaci, sono tra noi.

Iniziamo a parlarne con
Mario Pianta, Andrea Fumagalli,
Francesca Coin, Alessio Gramolati.

E tutti siamo contemporaneamente il viaggiatore contento di acquistare il proprio biglietto con pochi click invece di fare la fila e il professionista soddisfatto di poter inviare un’email all’estero con una traduzione sempre migliore , ma siamo anche il libraio sotto casa che non riesce più a tenere aperta l’attività o il traduttore che fatica a trovare progetti con una retribuzione dignitosa.
Nel nostro tempo libero ci piace scaricare musica gratuitamente o a costi estremamente contenuti ma al tempo stesso temiamo le conseguenze dell’esporre la nostra privacy, dell’affidarci ad algoritmi che sanno tutto di noi e che forse ci manipolano.
Google, con fatturati comparabili ad industrie dell’automobile come la Ford degli anni d’oro, ha un numero di dipendenti risibile al confronto. Stiamo andando verso una workless society?
Abbiamo bisogno prima di tutto di nuove idee per pensare a queste trasformazioni, consapevoli che un umanesimo un po’ di maniera e conservatore non possa essere la chiave di lettura, ma che non lo sia neanche un neo-futurismo un po’ nerd che tende a vedere solo gli aspetti libertari e liberatori di questa rivoluzione.