Muoviti in città - Testa la App di SUPERHUB | partecipazione ed eventi a Milano e sua area metropolitana: cittadini e amministratori assieme per una citta' partecipata

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Quando	Dal 29 Settembre 2014 alle 00:00 al 19 Ottobre 2014 alle 23:59
Luogo	Milano e area metropolitana

Sono aperte ancora per alcuni giorni le iscrizioni al test della App SUPERHUB*, l'applicazione per spostarsi in città (a Milano e nell’area metropolitana), riducendo tempi e costi, nel rispetto dell'ambiente.

Il test si svolgerà nelle tre città pilota di Milano, Barcellona ed Helsinki e a Milano, a partire dal 29 settembre, e coinvolgerà più di 600 cittadini. Uno di loro potresti essere tu!

Partecipare è semplice. Unici requisiti: abitare a Milano o nella sua area metropolitana, ed essere muniti di smartphone Android o PC. In più, avere la curiosità di testare un servizio di mobilità innovativo, frutto di tre anni di attività di ricerca e sperimentazione su scala europea, che permette di pianificare itinerari di viaggio personalizzati, combinando in tempo reale tutte le principali offerte di trasporto pubblico e privato.

A conclusione del test, se avrai effettuato tutte le azioni richieste, potrai scegliere un omaggio a sorpresa (solo un esempio: l'abbonamento annuale a BikeMI) come riconoscimento del tempo e dell’impegno che ci avrai dedicato.

Scopri come partecipare cliccando QUI e seguendo le istruzioni

* SUPERHUB (SUstainable and PERsuasive Human Users moBility in future cities) è un progetto di ricerca sulla mobilità urbana sostenibile co-finanziato dall'Unione Europea, che coinvolge 20 partner di 6 diversi paesi europei. In Italia è sostenuto da Legambiente, Atm, Autoguidovie, Create-NET, eXrade, imaginary e Vodafone Italia.

Chi organizza	Legambiente e altri partner del consorzio SUPERHUB
Partecipanti	cittadini e amministratori pubblici
Sito web	http://www.superhubproject.eu

Marco Menichetti

Atm Innovazione Mobilità sostenibile Test Cittadini attivi Autoguidovie Legambiente

Commenti (2)

Bruno Alessandro Bertini

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Eccomi di fronte a una nuova App cittadina. Sto cominciando a realizzare che sono contrario a questa via che vuole portare Milano ad essere una Smarties (abbreviazione di città furbetta). Un tempo qualcuno mi descrisse un romanzo come un piatto di spaghetti al pomodoro: la buona pasta come lo scrivere bene rappresentano la sostanza che dà consistenza, la trama è come la salsa di pomodoro che dà gusto, colore e carattere al piatto, e infine c'è la spruzzata di parmigiano, quel qualcosa in più che impreziosisce il piatto e nel racconto può essere una scena raccontata con forza, azione o sesso per dare un po' di brio al racconto.

Ecco, se dovessi paragonare Milano a un piatto di pasta ste cose delle app (e molto altro di quel che sta facendo il comune) rappresenterebbe il parmigiano: quel qualcosa in più che si mette per ultimare un buon piatto.

Il dramma è tutto qua: le cose di sostanza, quelle che non sono legate ad opere estemporanee come expo, quelle che non rappresentano un di più, quelle che potrebbero rendere davvero più vivibile la città e rilanciare l'economia dei negozi e dei servizi sottocasa sono fortemente trascurate.

Dare tanta importanza a progetti come questo è discriminante: si dà per scontato che tutti abbiano uno smartphone e sappiano/vogliano usarlo.

E' quasi discriminatorio.

E poi questa applicazione può tener conto del reale motivo per cui ci si dovrebbe spostare in città?

In una città in cui ho tutto vicino casa, in cui posso vivere il mio quartiere e il lavoro, anche quando è distante, mi costringe a percorsi più che collaudati, a cosa mi serve un'app per la mobilità che userò sì e no due volte l'anno?

Non la scarico neppure.

Ovvio che se vivo in un posto dove ogni giorno devo attraversare mezza città per raggiungere un ufficio, un supermercato, un amico o comunque mi sento obbligato a lasciare il mio quartiere perchè è ricco solo di degrado...

Anche i lavoratori temporanei disorganizzati potrebbero giovarsi di questa applicazione.

Non che non sia utile, anche per qualche turista, ma è proprio una cosa marginale, un di più che non cambia la vita a nessuno, e sentirla pubblicizzata come una panacea in grado di migliorare ambiente salute e qualità della vita...

Sono ben altri gli interventi necessari.

Marco Menichetti

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Gentile Sig. Bertini,

alcune perplessità che lei riporta nella suo messaggio sono più che legittime.

Vorrei cercare di chiarire qualche punto importante. Legambiente ha partecipato, insieme ad altri soggetti, a un progetto europeo che ha come città test Milano, Helsinki e Barcellona. Il motivo per cui abbiamo partecipato al progetto è che da sempre siamo convinti che una città diventi intelligente, ovvero smart, non solo perché è cablata e piena di sensori, ma dal momento in cui i cittadini sono intelligenti.

I cittadini intelligenti sono anche quelli che vogliono muoversi liberamente nella città, senza dover sempre muovere un oggetto da 700 quintali (peso approssimativo di una macchina) per spostare 70 kg (peso approssimativo di una persona) e tenerlo fermo in code estenuanti.

I cittadini intelligenti sono tanti, anche a Milano, dove ci sono molti servizi di car sharing, un servizio di bike sharing e un buon servizio di trasporto pubblico. Quanto più questi servizi - e altri - si integrano, tanto più il cittadino è in grado di liberarsi dalla schiavitù dell'auto di proprietà. Questa è una delle ambizioni della App SUPERHUB, integrare su una stessa mappa tutte le possibilità e informare in tempo reale! Moltissimi usano le mappe per verificare un percorso, per sapere come fare ad andare da A a B con la macchina. Si prende la macchina spesso per inerzia, perché non si conosce un modo, che potrebbe essere anche più comodo e divertente. E allora perché non dare lo stesso strumento a chi vuole/ha bisogno di spostarsi usando altri servizi di mobilità che offre la città?

In altri paesi europei stanno nascendo gli ecoquartieri, Friburgo, Vienna, Amburgo, per prime; questi quartieri sono disegnati per fare a meno delle macchine private o ne sono stati liberati. Ma sono anche quartieri efficienti dal punto di vista dei consumi energetici, funzionano con energie rinnovabili, insomma sono il frutto di un'integrazione di politiche e di un’informazione diffusa e costante verso i cittadini e molte volte prodotta dagli stessi cittadini. Certo, rispetto a un ecoquartiere una App è poca cosa, ma è ormai un dato acquisito che le azioni dal basso, le persone che decidono di cambiare stile di vita sono in grado di incidere positivamente sulla qualità dell'ambiente.

Le chiediamo dunque di partecipare al test su Milano, scaricare la App, usarla e contribuire a migliorarla con segnalazioni e proposte. Non pretendiamo, naturalmente, che uno strumento tecnologico risolva i problemi di mobilità delle città, ma può dare un contributo.

Marco Menichetti, Fondazione Legambiente Innovazione