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7 mesi fa
Via Benigno Crespi, 40, 20159 Milano MI, Italia
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Luglio 2015, durante un controllo viene riscontrato amianto all'interno della Scuola Media Pavoni, in via Crespi 40 (zona Maciachini). Chiusura immediata a scopo precauzionale, e trasferimento presso la vicina Scuola Elementare di Piazzale Maciachini. Intanto la Scuola rimane chiusa, ma non si sa ancora bene cosa si vuole fare. E il tempo passa.

Poi si deve anche sigillarla, perché è diventata "ostello" per molti senza-dimora e disperati.

Alla fine si decide di demolirla. Nel 2020 l'allora Assessore all'Edilizia Scolastica, Paolo Limonta, annuncia che dopo una prima fase di demolizione e bonifica che terminerà il 25 maggio 2022, la seconda fase prevederà 460 giorni per permettere la ricostruzione. Salvo impedimenti. 

Ovviamente gli imprevisti ci sono, il terreno riserva la sorpresa di una cisterna di gasolio che mostra delle falle. Quindi è necessaria una ulteriore bonifica, e i tempi slittano. Al termine di questa bonifica, c'è ancora da aspettare, perché il progetto presentato pare non essere stato realizzato in maniera corretta, e la Commissione Paesaggistica ritiene di dover verificare.

Siamo a Ottobre 2023: dopo 8 anni, ci sono solo erbacce in quella che era la Scuola Media Pavoni. 

C'è un senso di frustrazione, di rabbia, di disincanto verso le istituzioni e la politica, come negarlo. 

Intanto si è scoperto che questa Scuola (come presumo molte altre) ha un tessuto sociale di riferimento, ha creato un legame con le persone del territorio. Esiste un gruppo FB numeroso, e ci sono molte persone che si interessano alle vicende di questa scuola, perché è stata la loro scuola, perchè sta loro a cuore. 

Concludo con le frasi dell'Assessore Scavuzzo ad un incontro sulla nostra Scuola:

".. Lavorare sulle scuole di periferia è un investimento anche se non le chiamiamo più “scuole di periferia”. Lo sforzo che stiamo facendo a Milano è quello di ri-centrarci sui quartieri, in modo che ci sia una nuova centralità non per forza e sempre in relazione a piazza del duomo. Il centro storico rimane il centro storico di questa città, però siccome la città è grande, plurale e bella, e ha indubbiamente bisogno di avere una sua centralità diffusa, il lavoro che si sta facendo, e le scuole in questo sono un po’ baricentriche rispetto alle attenzioni; fare in modo che ci sia una comunità che si possa ritrovare intorno alla sua scuola, ai servizi civici necessari, al trasporto pubblico locale, facendo in modo che la scuola rimanga già quello che era la Pavoni, cioè la Scuola di questo quartiere, intorno al quale si costruisce quella comunità educante, che non è solo la comunità scolastica, ma è quel patto, quell’alleanza educativa, che tutte le realtà che gravitano intorno allo scuola possono avere... ".

Sono parole condivisibili; rimane un fatto incontestabile: 8 anni sono troppi! Nessuna scusa, nessuna giustificazione ha il potere di affievolire il disincanto verso chi ad oggi non è stato in grado di dare risposte.

Da ultimo una Commissione Educazione recentemente convocato presso il Municipio, con l'accorato appello di alcuni insegnanti (parole forti), e l'indignazione delle istituzioni per parole che sono suonate "troppo forti". Una vicenda che rimane circoscritta solo per la volontà delle insegnanti, preoccupate per la loro stessa situazione, ma che andrebbe "urlata", perché incredibile.

Paolo Faccini


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