Le casse ridono e la società piange
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Le casse del Comune di Milano sono in positivo.
Questo ci rallegra e al tempostesso c’inquieta.
Il fatto che un Comune come Milano abbia utili che non vengono spalmati sul benessere dei cittadini o meglio, il benessere di certi cittadini, ci lascia perplessi e ci fa pensare che il paradigma non sia il servizio ma la resa a prescindere da cosa essa provochi in termini di benessere sociale di tutti i cittadini milanesi.
Le disposizione della Città rispetto alla Finanza è un dato di fatto (Moda e Finanza + Real Estate sono il core business di questa Milano), e certo resta un punto di forza storico il saper maneggiare bene gli aspetti economici, d’altra parte lo stesso primo cittadino ha una formazione economico/manageriale, dunque nessuno si aspettava che fossero mantenute quelle promesse di buon senso fatte in campagna elettorale, quando aveva bisogno di dare di Sé un’immagine rassicurante tra i ceti medio bassi e bassissimi, mantenendo tuttavia quell’immagine di top manager che è stata premiata dal municipio 1 dove ha stabilito il suo enclave (una strategia vincente darsi quel diminutivo di “Beppe”, un Beppe per tutti, l’amico del Bar sotto casa).
Il conto economico di "gruppo”, che aggrega a quello del comune i bilanci di 13 soggetti fra società partecipate e controllate ed enti strumentali, evidenzia un risultato della gestione operativa positivo per 210 milioni di euro, con una crescita del fatturato che passa da 7 miliardi a 10,5 miliardi di euro", hanno chiarito da palazzo Marino. "Il risultato di esercizio ante imposte è positivo per 292 milioni di euro. Le imposte, che ammontano a 140 milioni di euro, portano a un utile di 152 milioni di euro, con un contributo economico del gruppo alla fiscalità nazionale che cresce considerevolmente rispetto al 2021. Il Patrimonio netto sfiora i 10 miliardi di euro", secondo i dati forniti dal comune. Che si rifletta su questi dati e si faccia una manovra di rivalutazione delle questioni maggiormente urgenti in ambito sociale a partire da una analisi congiunta con i Municipi, in modo da pianificare interventi di correzione, riqualificazione e sicurezza dei quartieri maggiormente oppressi da uno stato di abbandono generalizzato che purtroppo si è acuito invece di ridursi.
L’effetto placebo che ha questa notizia, rischia di dare la percezione che vada tutto bene e che, con questo risultato, Milano sia percepita come una città senza problemi e in effetti questo sarebbe ciò che ci aspetteremmo da una condizione di solidità economica, purtroppo se l’economia va bene, cosi non possiamo dire della Società che oggi si trova ad essere sotto scacco da una dilagante micro criminalità e da una generale incertezza economica, di segno opposto a quanto apprendiamo dalla voce dell’Assessore Conte.
Gianluca Gennai
https://www.milanotoday.it/attualita/conti-comune-bilancio-2022.html
