Rispondi a:

Inviato da avatar Gianluca Gennai il 31-01-2019 alle 13:44

Buongiorno,

il tema è di grande attualità e Roberto Re è senz'altro uno dei maggiori esperti del settore oltre a essere un attento osservatore e divulgatore dei cambiamenti in atto. I suoi interventi sono di grande qualità e molto utili ma rischiano di rimanere dentro il cerchio magico non certo per colpe sue.

Il mio essere analogico mi fa guardare con relativa freddezza e distacco questa evoluzione, a mio dire utile e necessaria, ma che spesso è strumento dei pochi che per diletto o necessità, si adentrano in questo settore dove i giovani se non giovanissimi troneggiano e danno lezioni ma soprattutto dove le città si misurano sui temi: modernità ed evoluzione.

Il processo di digitalizzazione non è solo tecnologia, è divulgazione e crescita consapevole stratificata e portata nelle famiglie, anche quelle più lontane dal concetto di utilità e ostili ai processi di modernizzazione, altrimenti resta un mero esercizio di abilità individuale e una referenza sterile per il governo di una città. 

Condivido a pieno quanto scritto dal Vicepresidente OIM Enrico Mariani, su Argomenti dell'Ord. degli Ingegneri di Milano pubblicato su questa discussione.

Costretto a occuparmente per necessità più che per passione, con i tanti limiti e le poche certezze che ho, penso che Milano faccia moltissimo ma non abbastanza, talvolta in modo autoreferenziale e forse non come dovrebbe, spinta da una gara europea che la vede pultroppo in affanno, nonostante il distacco cosmico dalle altre grandi città italiane. 

E' questo un tema dove il governo della città dovrebbe impegnarsi di più, magari conivolgendo chi abbia idee non solo sulla materia ma anche su come portare la massa critica adulta a essere digitale.

Qui una breve introduzione di un articolo su Arcipelago Milano, uscito ieri mercoledi 30 Gennaio.

MILANO SMART CITY VERA O PRESUNTA

RIFLETTERE SULLA VERA CITTA'. 

Pensare Milano come una smart city pare sia l’esercizio più in voga in questi tempi di nebbia fitta dove molti si muovono senza sapere esattamente dove andare, tuttavia, inosservati, troneggiano a vari livelli senza incontrare resistenze, anzi trovano compiacenze. Smart city significa città intelligente? L’interpretazione non è così banale come sembra, e si presta a interpretazioni, purtroppo anche a strumentalizzazioni, che tendono a polarizzare gli strati sociali secondo canoni spesso assoggettati a interessi lontani dall’essere funzionali alla costruzione di una mentalità civica adatta a un ambiente “smart”.

Questo l'indirizzo:

http://www.arcipelagomilano.org/archives/51702.

Gianluca Gennai.

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta