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Inviato da avatar Massimo Mulinacci il 23-03-2024 alle 19:59

Libero ambiente su libero suolo

A Vaiano toccheranno terra, nel modo più ampio e senza molta grazia né leggerezza, un bel po’ di appartamenti sul libero suolo. Ci accorgiamo, casomai ci fosse sfuggito, che il contrasto al consumo di suolo non era e non è ancora patrimonio culturale di chi ha governato e di chi governa Milano. Se così fosse stato, il piano attuativo di Vaiano non avrebbe mai visto la luce e gli appetiti dei costruttori sarebbero stati dirottati su aree di autentica rigenerazione urbana.

Il terreno di Vaiano è di alto valore agricolo, paesaggistico e con problemi geologici; lo dice il PGT, quello stesso che in altre pagine ne prevede l’edificazione tramite i Piani Attuativi Obbligatori. Disturbo bipolare del PGT, probabilmente.

Vaiano Nord, Vaiano sud e Bellarmino sono terreni superstiti dalle ligrestiane aree d’oro, ma finalmente nell’agosto del 2015 il Corriere annuncia che “Le aree d’oro tornano verdi. Dopo 30 anni, tornano al Comune”.

Boh... nel 2019, a maggio, lo studio Lama in collaborazione con partner tecnici quali Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano, Finabita, Impronta etica, Amici di LabGov, Coopservizi, Filippo Weber Architects e da portatori di interesse quali Gruppo Unipol, Genera, CMB, Delta Ecopolis, Darcasa, INU, FHS, Banca Etica, inizia lo studio di fattibilità per un modello di eco-distretto cooperativo a Vaiano Valle nord. Gran belle parole:
“Per arrivare ad un modello di approccio e di azione è stato necessario concentrare il lavoro su un particolare caso studio. In particolare, l’area di Vaiano Valle a Sud Est di Milano, Municipio 5, tra il Quartiere Mazzini e Vigentino. Pur essendo dentro i confini urbani milanesi, Vaiano Valle è non solo un contesto periferico ma anche una delle poche aree ancora poco urbanizzate, caratterizzate da quel mix tra campi agricoli in uso e in disuso e inurbazione di bassa qualità. Il fondo Landev (Gruppo Unipol) possiede a Vaiano Valle un’area di circa 180.000mq su cui sono disponibili circa 30.000mq di volumi edificabili una parte dei quali rappresentati da una vecchia cascina agricola.”

Nel 2016, compare il rendering di un altro faraonico insediamento: il progetto di AG&P Greenscape e MAB Arquitetura, questa volta a Vaiano Sud, l'area in azzurro sulla cartina. Shock, per chi come me immaginava un parco sud alla conquista della città. Silenzio fino all'aprile del 2019 finché, sempre sul Corriere, troviamo Maran che racconta del recupero di 53 ettari vicino al bosco in città e di 4000 mq in zona Rogoredo, a compenso di mancati oneri che Unipol avrebbe dovuto versare, e, en passant, alla fine dell'intervista, di uno spostamento di volumetrie da Bellarmino e Vaiano Valle, per farle entrare nel regime dei vincoli del Parco Sud.
Si parla di giardinetto? No, sono circa 570.000mq.
Dal Piano attuativo, si legge che Vaiano Valle Nord è edificabile e che Vaiano Valle Sud e Bellarmino hanno comunque una tara del 10% del territorio non dati al comune. Alchimie? può darsi, noi vorremmo sapere se almeno i restanti 90% sono passati al Comune. Non pare proprio e senz'altro 10 ettari di Bellarmino non lo sono, con quei bei 1200 metri di recinzione. Qui i conti non mi tornano. Se abbiamo circa 16,7 ettari totali, tolto il 10% ne restano circa 15 ma ne abbiamo solo 10 recintati.

L'area di Bellarmino ha una storia di antiche battaglie. In un opuscolo del Consiglio di Zona 15 del 1984, c’è un bel disegno dell'area piena di case ben appiccicate al parco Ticinello. Di questa antica furia sono rimasti gli scavi e le massicciate delle future strade a formare un disegno inquietante. Lo scandalo è arrivato prima delle betoniere e 10 ettari di Bellarmino son rimasti lì, parco clandestino disegnato dagli artigli delle ruspe: Un parco memoriale della speculazione edilizia. 
Vaiano Valle nord non è stato dimenticato: Nel 2023, lo studio Archi-Tekton (incolpevole, fa solo il proprio lavoro) propone un nuovo progetto, probabilmente tra i candidati per cementificare l'area: Vaiano Valle, Milano – Archi-tekton.itIl riscatto delle aree d’oro del nostro Municipio è ancora un’incompiuta, dall'incerta scrittura un po' stonata per l’avanzamento dei progetti di insediamenti a Vaiano Nord e per i misteriosi 10% che pendono sulle altre aree, per la mancata consegna al Comune delle parti già spettanti.
Come mai le aree già disponibili per il Comune, così pare, non sono state ancora consegnate?

La storia racconta ed ammonisce. Ma torniamo all'oggi e prendiamo una chiara posizione su cosa vogliamo fare. Costruire su terreno agricolo? Non è accettabile, è immorale, profondamente immorale e tossico.
Queste aree sono state in bilico per più di trent'anni e Vaiano Valle nord ha ancora su di sé la condanna a morte per colata di cemento. 

Usciamo da convegni, congressi, tavole rotonde, seminari e corsi sul consumo di suolo e andiamo a liberare quei 57 ettari di suolo vero, concreto, per restituirlo al suo unico padrone: l'ambiente.

AS-1 Bellarmino: Acquisizione immediata del restante 10% e inclusione di tutta l'area nel Parco Sud.

AS-2 Vaiano Sud: Acquisizione immediata del restante 10%, creazione di un parco naturale/agricolo e inclusione nel Parco Sud.

PA1/c Vaiano Nord: Acquisizione al 100% da parte del Comune, trasferimento delle volumetrie agli  innumerevoli scheletri urbani abbandonati, degradati, dismessi. Immediata inclusione nel Parco Sud.

Prima che sia troppo tardi, prima che arrivino le ruspe, ciascuno faccia la propria parte.

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